Completata
l'anagrafe degli edifici scolastici, partono ora i lavori piu' urgenti
per la messa in sicurezza degli elementi strutturali e non di 1.706
scuole italiane. Lo hanno annunciato il ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e il sottosegretario alle
Infrastrutture, Mario Mantovani, durante una conferenza a Palazzo Chigi.
''Dopo il doloroso caso di Rivoli - ha detto la Gelmini - sappiamo che
anche i rischi non strutturali degli edifici non sono meno importanti
di quelli strutturali, quindi i controsoffitti, tramezzature,
parapetti, certificazioni anticendio, presenza di amianto. Si e' allora proceduto a un aggiornamento
faticoso dell'anagrafe''
Su un totale di 1.706 interventi
(358.422.000 euro di spesa) programmati dal ministero dell'Istruzione
per la messa in sicurezza delle scuole italiane, ben 296
sono concentrati in Sicilia (36.310.000 di spesa). A
presentare i dati, oggi, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il
ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e il sottosegretario
alle Infrastrutture, Mario Mantovani.
Dopo l'intesa firmata in Conferenza Unificata il 28 gennaio 2009
sono state costituite, sotto il coordinamento delle Regioni, 466
squadre tecniche che hanno effettuato sopralluoghi negli edifici
scolastici. Il Miur ha attivato un aggiornamento diretto della banca
dati chiedendo direttamente alle scuole informazioni relative allo
stato di salute degli edifici. Le rilevazioni hanno consentito un
aggiornamento dei dati all'aprile 2010 e dal prossimo 15 novembre
iniziera' un ulteriore aggiornamento.
Per fare tutto questo il Governo ha stanziato 1 miliardo di euro.
''Di questi - ha spiegato il ministro - 226 milioni sono stati
dedicati alla ricostruzione delle scuole dell'Abruzzo colpite dal
sisma, mentre una prima trance di 358 milioni e' gia' stata sbloccata
per i 1.706 interventi piu' urgenti, sulla base delle priorita'
indicate dalle squadre tecniche. Il prossimo finanziamento previsto e'
di 426 milioni''. E' poi in corso un bando specifico per gli edifici
delle scuole del Sud che scadra' a fine novembre, pari a 220 milioni di
euro, finanziati con fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).
Inoltre, il Miur ha realizzato accordi con il ministero dell'Ambiente e
il ministero dell'Economia e delle Finanze per far convergere le
risorse necessarie per l'edilizia scolastica.
In particolare, ha detto ancora Gelmini, ''con il ministro Stefania
Prestigiacomo e' stata raggiunta un'intesa che prevede un investimento
di 20 milioni di euro per interventi per migliorare l'efficienza
energetica degli istituti''.
E ancora: il 5 novembre e' stato firmato un protocollo d'intesa con la
Regione Lazio per la riqualificazione e la messa a norma delle scuole.
L'intesa prevede un finanziamento fino a 115 milioni di euro. Con la
Regione Calabria e' stato invece firmato un protocollo d'intesa il 24
giugno scorso, per un investimento complessivo di circa 42 milioni di
euro.
''Per il momento - ha spiegato Mantovani - siamo riusciti a monitorare
quasi l'80% delle 45.000 scuole italiane e ora, entro giugno, con i
fondi gia' disponibili i lavori possono essere cantierizzati''.
Ha concluso la Gelmini, spiegando che ''e' necessario colmare le lacune
e le carenze nell'edilizia scolastica: in periodi di tagli e'
difficile, ma e' un obiettivo che si puo' raggiungere se tutte le
istituzioni danno alla scuola la giusta priorita' rispetto ad altre
voci di spesa. Una scuola sicura per i nostri ragazzi e' un obiettivo
di civilta' che dobbiamo raggiungere e su questo occorre un grande
impulso''.
In Sicilia il più alto numero di interventi
Su un totale di 1.706 interventi (358.422.000 euro di spesa)
programmati dal ministero dell'Istruzione per la messa in sicurezza
delle scuole italiane, ben 296 sono concentrati in Sicilia (36.310.000
di spesa). A presentare i dati, oggi, in una conferenza stampa a
Palazzo Chigi, il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e il
sottosegretario alle Infrastrutture, Mario Mantovani.
''Le priorita' per gli interventi sull'edilizia scolastica sono sparse
in tutto il Paese, ma - ha spiegato Gelmini - sono concentrate in modo
particolare nel Meridione, dove c'e' la necessita' di riqualificare il
patrimonio edilizio. Ci stiamo muovendo e ci saranno novita' importanti
anche nel piano per il Mezzogiorno''.
Questi tutti gli interventi con i relativi staziamenti, regione per
regione: Abruzzo, 65 interventi (9.115.000); Basilicata, 27 interventi
(5.920.000); Calabria, 28 interventi (12.774.000); Campania, 101
interventi (38.878.000); Emilia Romagna, 125 interventi (20.954.000);
Friuli Venezia Giulia, 5 interventi (6.218.000).
E ancora: Lazio, 154 interventi (35.495.000); Liguria, 43 interventi
(7.714.000); Lombardia, 152 interventi (49.890.000); Marche, 42
interventi (10.510.000); Molise, 15 interventi (2.007.000); Piemonte,
83 interventi (28.950.000); Puglia, 181 interventi (25.089.000);
Sardegna, 99 interventi (13.052.000); Sicilia, 296 interventi
(36.10.000); Toscana, 64 interventi (20.133.000); Umbria, 37 interventi
(6.998.000); Valle d'Aosta, 3 interventi (875.000) e Veneto, 186
interventi (27.540.000). Nessun intervento nelle province autonome di
Bolzano e Trento.(ASCA)
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