La famigerata manovra TAGLIA TAGLIA di Tremonti 78/2010 a
riguardo del pubblico impiego e dei lavoratori della conoscenza prevede
all’art. 8 la razionalizzazione e i risparmi di spesa delle
amministrazioni pubbliche. In modo specifico al comma14 è scritto: “La
destinazione delle risorse (cioè, il “tesoretto” del 30% di risparmio)
sarà stabilita con decreto di natura non regolamentare del Ministro
dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca di concerto con il
Ministro dell'Economia e delle Finanze sentite le organizzazioni
sindacali maggiormente rappresentative”.
Da questo comma è sorta la diversa posizione dei sindacati, schierati
tra la certezza (= la Uil) dell’impegno del governo per salvare gli
SCATTI di anzianità fino allo scetticismo (la Gilda) nei confronti di
un esecutivo che non rispetta i patti neppure quando sono scritti,
vanificandoli con decisioni unilaterali. Intanto i 250.000 “lavoratori
della pubblica conoscenza” interessati allo sblocco degli scatti nel
triennio 2010-12 ci siamo sentiti insultati sulle TV di Stato e sui
giornali dalle dichiarazioni del “nostro” ministro, che ha affermato:
''Con i ministri Sacconi e Brunetta stiamo lavorando per tutelare il
meccanismo scandaloso degli scatti. Occorre superare il meccanismo del
falso egualitarismo. Bisogna superare gli scatti di anzianità che sono
una cosa di cui non andare orgogliosi, non e' da Paese civile
l'avanzamento in base al tempo e non al merito. Il 30% resterà a
disposizione per la valorizzazione del merito. I risparmi matureranno
dal 2012, il blocco degli scatti di anzianità durerà per tre anni ".
Settembre. Molti Collegi docenti decidono il blocco delle gite di
istruzione e delle adozioni dei libri di testo. La Maria Stella si
presenta in Senato per l'informativa sull'inizio dell'anno scolastico e
fa dichiarazioni più concilianti: “ Gli scatti sono garantiti fino al
2012. Li daremo regolarmente utilizzando il 30% dei risparmi
ministeriali derivanti dai tagli al personale. La scuola sarà l'unico
settore del pubblico impiego a non subire il blocco triennale di
aumenti automatici previsto invece per tutto il pubblico impiego".
Ma a questo annuncio in Senato non sono seguiti i fatti. I Sindacati
hanno dovuto diffidare due volte il Ministro dell’Istruzione per
ottenere una cosa normale in un paese normale: il rispetto delle
relazioni sindacali e dell’art. 8 c.14 della manovra.
Finalmente il 18 novembre il Ministro ha incontrato i sindacati. I
giornali di ieri sono pieni di notizie sulla “meritocrazia” trascurando
se l’accordo sugli scatti è stato scritto in un decreto
interministeriale con la firma di Tremonti o no.
IO NON MI FIDO. E' probabile che la crisi politica e le numerose
iniziative di lotta messe in atto o programmate, come gli scioperi e
l'astensione da tutte le attività aggiuntive, hanno dato
un'accelerazione all'iter legislativo, che dovrebbe mettere una pezza
sull'ingiusta eliminazione dell'istituto contrattuale. La
Nomenclatura politica si sta muovendo anche per effetto del
profondo dissenso manifestato contro i pesanti tagli degli
organici e delle risorse economiche e per l’attivazione di procedimenti
legali contro il governo. Aspettiamo la legge finanziaria, di
stabilità. Vedremo. “Pacta sunt servanda.
Post Scriptm. Da vecchio prof. vorrei dire a Claudio Tucci che sia più
professionale quando scrive sul Sole24Ore. E’ vero che lo sblocco degli
scatti interessererà i lavoratori della conoscenza e non gli altri
comparti del pubblico impiego. Ma lo scriva nel suo giornale dei ricchi
che noi siamo i peggio trattati in Europa! Lo faccia sapere che la
progressione economica scatta dopo ogni cinque o sei anni! Che
l’insegnante non ha altri modi di far carriera all’interno della
scuola, tranne diventare preside! Lo scriva Tucci che noi siamo
impiegati pubblici che paghiamo le tasse alla fonte fino all’ultimo
centesimo di €.
Giovanni Sicali
giovannisicali@gmail.com