
Solo 1 su 5 fra gli intervistati ha dichiarato che oggi avrebbe manifestato, convinto che cio' possa aiutare a cambiare lo status quo della scuola italiana. Non mancano poi quelli, in percentuale ridotta e pari al 10%, che andranno a manifestare solo per saltare un giorno di lezione.
''Dal sondaggio svolto ieri emerge un dato interessante - dichiara Daniele Grassucci, responsabile delle Relazioni Esterne - ovvero la maggioranza degli studenti non sembra essere interessata ad aderire alle manifestazioni studentesche. La motivazione principale e' proprio la voglia di non saltare un giorno di scuola. Sicuramente cio' e' legato alla normativa entrata in vigore proprio lo scorso anno in merito al tetto massimo di assenze superato il quale scatta la bocciatura: erroneamente molti studenti, l'anno passato, credevano e speravano che i giorni di assenza per le manifestazioni/occupazioni non sarebbero entrati nel computo finale, scoprendo poi la realta' era esattamente opposta.
Questo potrebbe aver indotto molti ad essere piu' cauti quest'anno nella gestione delle assenze. Sorprende anche lo scetticismo nei confronti delle manifestazioni: solo il 21% degli intervistati partecipare convinto che serva per cambiare''.
(ASCA)
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