A ottobre l'indice delle
retribuzioni contrattuali orarie registra una variazione nulla rispetto
al mese precedente e un incremento dell'1,7% rispetto a ottobre 2010.
Lo rende noto l'Istat.
Nella media del periodo gennaio-ottobre 2011 l'indice e' cresciuto
dell'1,8% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.
Alla fine di ottobre, i contratti collettivi nazionali di lavoro in
vigore per la parte economica corrispondono al 66,9% degli occupati
dipendenti e al 61,7% del monte retributivo
osservato.
Con riferimento ai principali macrosettori, a ottobre le retribuzioni
orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell'1,9% per
i dipendenti del settore privato e dello 0,6% per quelli della pubblica
amministrazione.I settori che a ottobre presentano gli incrementi
maggiori rispetto allo stesso mese dell'anno precedente sono:
militari-difesa (+3,7%), forze dell'ordine (+3,5%), gomma, plastica e
lavorazioni minerali non metalliferi e attivita' dei vigili del fuoco
(per entrambi +3,1%). Si registrano, invece, variazioni nulle per
ministeri, scuola, regioni e autonomie locali e servizio sanitario
nazionale.
Sempre nel mese di ottobre, nessun accordo in attesa di rinnovo, tra
quelli monitorati dall'indagine, prosegue l'Istat, e' stato siglato.
Alla fine di ottobre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e'
del 33,1% nel totale dell'economia e del 12,9% nel settore privato.
L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e', in
media, di 22,4 mesi nel totale e di 23,4 mesi nell'insieme dei settori
privati. (ASCA)
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