Gli insegnanti della
scuola media sono i piu' anziani (eta' media, oltre 52 anni, con
moltissimi concentrati nella fascia intorno ai 58 anni) e i meno
soddisfatti della loro preparazione complessiva, oltre a essere
coinvolti nel piu' vorticoso turnover di cattedre di tutta la scuola
italiana. E' quanto emerge dal Rapporto sulla scuola in Italia 2011
della Fondazione Giovanni Agnelli presentato oggi a Roma.
Il Rapporto rileva, infatti che 35 docenti della scuola media su 100
non insegnano l'anno dopo nella stessa scuola, con le prevedibili
conseguenze negative per la continuita' didattica dei loro
allievi.
''Occorre affrontare presto e con energia - sottolinea la
Fondazione Agnelli - questa profonda crisi della scuola media, che da
molti anni ha smarrito la propria identita' e il senso della sua
missione (non riuscendo a essere efficace, ma nemmeno equa). Occorre
ridarle una missione chiara (essere piu' efficace, innanzitutto perche'
piu' equa) aggiornando le sua offerta pedagogica e didattica,
attraverso un forte orientamento alla personalizzazione
dell'insegnamento da realizzarsi'', ad esempio attraverso
''un'estensione del tempo scuola con una vera 'scuola del pomeriggio'''.
''Una scuola media rinnovata, piu' efficace e insieme piu' equa, -
conclude la Fondazione Agnelli - deve essere uno degli obiettivi di
politica scolastica fondamentali nel prossimo futuro, a cui dedicare
attenzione e investimenti. La prima condizione per realizzarlo e'
approfittare della finestra di opportunita' offerta dal prossimo
pensionamento di decine di migliaia di insegnanti delle medie per
realizzare un serio e profondo rinnovamento del corpo docente,
attraverso soluzioni di reclutamento (chiamata diretta o concorso)
orientate in modo specifico alla secondaria di primo grado, che
permettano di verificarne l'effettiva preparazione sul piano
disciplinare come su quello pedagogico-didattico, quest'ultimo in
particolare oggi assai carente''. (ASCA)
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