Italiani sempre
più insicuri per il lavoro. Cresce la disoccupazione e calano i
contratti a tempo indeterminato mentre a Palazzo Chigi, nel 2010, gli
stipendi dei dipendenti della presidenza del Consiglio hanno registrato
l'aumento più ricco. E' un'Italia stressata dal traffico quella
fotografata dall'Istat, dove i matrimoni e le nascite sono sempre più
in diminuzione e dove si trascorre sempre più tempo su Internet. Ecco
alcuni degli aspetti registrati dall'annuario statistico
dell'istituto. CALO DEI CONTRATTI FISSI E AUMENTO DISOCCUPAZIONE:
cala l'occupazione standard, cioè quella a tempo indeterminato.
Crescono i disoccupati e gli inattivi. Aumentano i lavoratori
stranieri. Per il terzo anno consecutivo cresce il numero delle persone
in cerca di occupazione: sono 2.102.000, 158.000 in più rispetto al
2009 (+8,1%).
A PALAZZO CHIGI AUMENTO STIPENDIO PIÙ
RICCO: l'aumento di stipendio più alto nel 2010 spetta ai dipendenti
della presidenza del Consiglio, che si sono visti aumentare le
retribuzioni del 15,2% rispetto all'anno precedente. Seguono i
lavoratori dei servizi a terra negli aeroporti (+5,2%) e i giornalisti
per i quali l'incremento è stato del 4,7%.
AUMENTA SPESA SOCIALE: cresce la spesa pubblica per la protezione
sociale. Ammonta a circa 463 miliardi di euro la spesa sostenuta nel
2010, il 29,9% del Pil. Quasi 434 miliardi (93,6% della spesa totale)
sono stati spesi dalle amministrazioni pubbliche destinati per 412
miliardi alle prestazioni per i cittadini, il 2,5% in più dell'anno
precedente, con un'incidenza del 26,6% sul Pil (26,5% nel 2009) e del
55,8% sulla spesa pubblica corrente.
IN AUMENTO SEPARAZIONI-DIVORZI: la famiglia è sempre più in crisi e
continuano ad aumentare separazioni (+2,1%, per un totale di 54.456 nel
2009) e divorzi (+0,2%, pari a 85.945); nel 2009 per 1.000 matrimoni si
contano 297 separazioni e 181 divorzi.
CI SI SPOSA DI MENO, MA NOZZE IN CHIESA LE PIÙ SCELTE: il matrimonio
religioso è infatti la strada più scelta dagli italiani, soprattutto al
Sud dove, con il 77,6%, dei casi è quasi la regola.
PIÙ DI 7 FAMIGLIE SU DIECI VIVONO IN CASE DI PROPRIETÀ: nel 2010 il
73,6% delle famiglie è proprietario dell'abitazione in cui vive, mentre
il 17,2% paga un canone d'affitto.
ANCORA IN CALO LE NASCITE: sono ancora in calo le nascite, sei italiani
su cento sono ultraottantenni e il numero medio di figli per donna si
attesta a 1,41 (nel 2010). Ma le fila della popolazione residente,
quota 60.626.442, si infoltiscono e ringiovaniscono grazie alla
presenza degli stranieri.
MULTINAZIONALI ITALIANE GUARDANO DI PIÙ A ESTERO: nel biennio
2010-2011, i principali gruppi multinazionali italiani mostrano una
significativa propensione all'espansione all'estero: infatti, oltre il
39% di quelli attivi nei servizi e più del 30% di quelli industriali
hanno dichiarato di aver progettato o già realizzato nuovi investimenti
di controllo all'estero.
RIPRESA INDUSTRIA, CRESCE PRODUZIONE ENERGIA DA FONTI PULITE: in
ripresa l'industria, cresce la produzione energetica da fonti
rinnovabili. Nel 2010 l'attività industriale ha infatti registrato un
aumento del 6,5% rispetto all'anno precedente (-18,8% nel 2009).
SPORTELLI BANCARI: nel 2010 in Italia risultano attivi 33.663 sportelli
bancari: 5,6 ogni 10mila abitanti. La distribuzione territoriale
risulta piuttosto differenziata, variando dai 9,5 del Trentino-Alto
Adige (10,6 a Trento e 8,3 a Bolzano) ad appena 2,6 sportelli ogni
10mila abitanti in Calabria.
ALLE SUPERIORI IN LEGGERO CALO IL
TASSO DI SCOLARITÀ: sono 8.968.063 gli studenti iscritti all'anno
scolastico 2009/2010, circa 15.000 in più rispetto a quello precedente.
Il tasso di scolarità si attesta ormai da qualche anno intorno al 100%
per la scuola primaria e secondaria di primo grado, mentre subisce una
modesta flessione per la secondaria di secondo grado, dal 92,7% del
2008/2009 al 92,3% del 2009/2010.
ALL'UNIVERSITÀ PIÙ GIOVANI DEL SUD E
DONNE: i giovani iscritti per la prima volta all'università nell'anno
accademico 2009/2010 sono circa 295.000, circa 1.200 in meno rispetto
all'anno precedente (-0,4%), a conferma della flessione delle
immatricolazioni iniziata nel 2004/2005 che ha riportato il numero
delle nuove iscrizioni a un livello prossimo a quello rilevato alla
fine degli anni Novanta.
LAUREA LUNGA O TRIENNALE: dal punto di
vista occupazionale non conviene rimanere più tempo all'università: la
laurea triennale vale quanto una laurea lunga (vecchio ordinamento o
specialistica a ciclo unico). I laureati del 2004 con una laurea
triennale o con una laurea lunga, nel 2007 hanno la stessa percentuale
di condizione occupazionale: il 73,2% lavora.
REATI ANCORA IN CALO: si conferma in Italia il trend discendente dei
reati. Nel 2009 sono stati, infatti, 2.629.831 i delitti denunciati
all'autorità giudiziaria dalle forze di polizia, il 3% in meno rispetto
al 2008; prosegue quindi la tendenza alla diminuzione già osservata
l'anno precedente.
MENO STRUTTURE SANITARIE: le strutture sanitarie calano, ma aumenta
l'assistenza domiciliare. Nel 2008, infatti, l'assistenza sanitaria
territoriale conta circa 47mila medici di base, otto ogni 10 mila
abitanti e circa 7.700 pediatri, 9 ogni 10mila bambini fino a 14 anni.
IN CRESCITA USO PC: le percentuali
sull'uso del pc hanno ormai eguagliato quelle sulla lettura di libri e
giornali. Meno diffusa l'abitudine alla lettura di giornali e libri:
nel 2011 legge un quotidiano almeno una volta a settimana il 54% delle
persone in età scolare, mentre il 45,3% si dedica alla lettura di libri.
OLTRE UN TERZO DEI PROCEDIMENTI AL GIUDICE DI PACE: nel 2009
diminuiscono rispetto all'anno precedente sia i procedimenti civili
sopravvenuti in primo grado (-0,5%), sia i procedimenti esauriti
(-1,2%), mentre aumentano quelli pendenti (+0,6%). Oltre un terzo dei
procedimenti di primo grado viene trattato negli uffici del giudice di
pace, i restanti due terzi sono invece di competenza dei tribunali.
LO STATO DI SALUTE È BUONO MA PIÙ PER GLI UOMINI: nel 2011, il 71,1%
della popolazione valuta positivamente il proprio stato di salute: e
fra gli uomini la percentuale è più alta (75,1%) rispetto a quella
femminile (67,2%).
PASTO VELOCE NON PIACE: gli stili alimentari degli italiani sono ancora
molto legati alla tradizione e il pasto veloce fuori casa fatica a
prendere piede: infatti, ancora nel 2011 sei persone su dieci pranzano
generalmente a casa.
NELLE ASL I TEMPI DI ATTESA PIÙ
LUNGHI: nel 2011 le famiglie denunciano difficoltà di accesso ai
servizi di pubblica utilità, in particolare per il pronto soccorso
(54,8%), le forze dell'ordine (38,3%), gli uffici comunali (34,2%), i
supermercati (29,2%) e gli uffici postali (26,7%).
NORD IN TESTA PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA: le regioni settentrionali
sono le più virtuose in tema di rifiuti e si piazzano ancora in testa
alla classifica per la raccolta differenziata.
TRAFFICO, PARCHEGGIO E INQUINAMENTO: sono gli incubi di chi vive in
città. Anche nel 2011 i problemi più sentiti dalle famiglie italiane
nella zona in cui abitano sono: il traffico (41,2%), la difficoltà a
trovare parcheggio (38%), l'inquinamento dell'aria (36,6%) e il rumore
(32,6%).
RAGAZZI E SIGNORE MEZZA ETÀ
"AFICIONADOS" DELLA SIGARETTA: l'abitudine al fumo in Italia è stabile
negli ultimi anni e coinvolge il 22,3% della popolazione over 14:
ragazzi e signore di mezza età costituiscono gli "aficionados" della
bionda.
CELLE PIENE E DETENUTI IN AUMENTO: cresce la popolazione carceraria, e
anche a fronte del dato positivo che vede un detenuto su cinque
lavorare, le carceri italiane sono tutte piene: in media 160 detenuti
per 100 posti letto.
http://www.tmnews.it