CGIL CISLUIL
Sen. Carlo Vizzini Presidente Commissione Affari Costituzionali
Sen. Antonio Azzollini Presidente Commissione Bilancio
Sen. Pasquale Giuliano Presidente Commissione Lavoro, previdenza
sociale
Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari Senato della Repubblica
Oggetto: correzioni decreto
Milleproroghe in materia previdenziale
Egregio Presidente,
abbiamo considerato positivo che in Parlamento si sia riaperta la
discussione sulle pensioni in particolare su alcuni punti che
consideriamo tra i più delicati e socialmente insostenibili. Così
come giudichiamo apprezzabile ogni avanzamento che si è realizzato. Il
testo, però, che la Camera ha approvato con il voto di fiducia non
risolve diversi problemi. In primo luogo quello dei lavoratori in esodo
volontario o collettivo dal momento che potranno usufruire delle
deroghe alle nuove norme sul pensionamento 1 solo coloro che hanno
risolto il rapporto di lavoro entro il 31/12/2011. Ciò fa si che
per quegli accordi siglati entro il 31/12/2011, ma i cui effetti si
hanno in una data successiva, non sono valide le deroghe previste
rispetto alla nuova normativa. In secondo luogo la data di riferimento
opportunamente spostata al 31/12/2011 per i lavoratori in esodo
(individuale e collettivo) deve valere anche per tutte le altre
casistiche previste dal comma 14 dell'articolo 24 del decreto 201
convertito in legge il 22/12/2011, naturalmente non in relazione alla
risoluzione del rapporto di lavoro ma alla sottoscrizione di
accordi.
Al tempo stesso, sempre con riferimento ai lavoratori coinvolti da
procedure di
esodo incentivato, va ampliato il termine dei 24 mesi dalla data di
entrata in vigore del
decreto - legge n. 201/ 2011 entro il quale devono maturare i requisiti
anagrafici e
contributivi ai fini della decorrenza del trattamento secondo i
requisiti.
Dalle deroghe non possono essere esclusi i licenziamenti individuali e
collettivi
avvenuti in assenza di accordi nonché i lavoratori, nella stessa
condizione, per i quali è
iniziata, ma non si è conclusa, la procedura di licenziamento. Inoltre,
le risorse
necessarie alla copertura delle esenzioni dall'applicazione della nuova
disciplina
previdenziale (comma 14 e 15 articolo 24) devono coprire tutte le
esigenze che si
porranno per il lavoratori disoccupati che hanno già concluso o che
concluderanno il
periodo di fruizione degli ammortizzatori sociali, per i lavoratori
collocati in mobilità,
mobilità lunga, in esodo (anche volontario), a carico dei fondi di
solidarietà di settore,
autorizzati alla prosecuzione volontaria e in esonero ex art. 72 c. 1
D.L n. 112/2008.
Per ciò che riguarda le deroghe alle penalizzazioni si continua ad
escludere quei
lavoratori e lavoratrici che si trovano in cassa integrazione
straordinaria, in mobilità,
coloro che hanno versato contributi volontari o che hanno riscattato
gli anni di laurea.
Inoltre, non trova alcuna risposta il problema delle pensioni del
comparto scuola
e AFAM, dove vige una specifica normativa. In particolare, dovrebbe
essere prevista
l'opportunità di far slittare al 31 agosto del 2012 il termine per
acquisire i requisiti per
l'accesso alle pensioni con le norme previgenti la nuova normativa.
Se non si risolvono questi problemi c'è il rischio che si producano
sempre nuove
iniquità e si moltiplichino le condizioni di immotivate
differenziazioni tra lavoratori che
si trovano sostanzialmente nelle stesse condizioni.
Chiediamo che il testo venga corretto durante la discussione in Senato
e che si
cerchi da parte delle forze politiche e del governo, la necessaria
intesa per costruire
soluzioni efficaci e non discriminatorie.
I SEGRETARI CONFEDERALI
CGIL Vera Lamonica
UISL Maurizio Petriccioli UIL Domenico Proietti