Il Miur mette in
rete i dati sugli studenti che hanno iniziato l'anno scolastico - Per
la prima volta gli studenti non sono in calo. I dati messi in rete dal
Miur sugli studenti e le scuole di quest'anno scolatico portano questa
novità. C'è anche un aumento del tempo pieno, delle iscrizioni nei
tecnici e poi la conferma di una popolazione di stranieri nati in
Italia sempre più numerosa, ragazzi e ragazze cresciuti nel nostro
Paese a tutti gli effetti, fianco a fianco con i loro coetanei italiani
pur non avendo la cittadinanza. Il 44,2% degli studenti stranieri è
nato in Italia (334.284 in valore assoluto). I picchi assoluti sono in
Lombardia e Veneto dove la metà degli studenti stranieri iscritti (il
50,9%) è nata in Italia. Se gli studenti non sono più in calo si crea
però il problema di trovare risorse per compensare l’incremento
demografico con nuovi professori. A fronte di queste cifre, il numero
delle classi rimane sostanzialmente stabile passando da 364.904 a
365.255 (+351). Una leggera crescita che consente, comunque, di
limitare il fenomeno dell’affollamento delle classi. Aumentano gli
iscritti nei licei ma considerati gli studenti nel loro complesso la
maggior parte dei nuovi iscritti ha scelto il settore dell’istruzione
tecnica e professionale (53,4%), con un aumento rispetto allo scorso
anno dell’1,5% nell’istruzione professionale e dello 0,4%
nell’istruzione tecnica. Gli indirizzi tecnici più gettonati sono
'Amministrazione finanze e marketing' (31%), 'Informatica e
telecomunicazioni' (14%), 'Elettronica ed elettrotecnica' (10%) e
'Turismo' (10%). Nell’istruzione professionale la maggior parte delle
scelte è ricaduta sull’indirizzo 'Enogastronomia e Ospitalità
alberghiera' (40%). Seguono 'Manutenzione e assistenza tecnica' (14%),
'Servizi socio-sanitari, odontotecnico, ottico' (12%), 'Servizi
commerciali' (11%). Aumentano le classi a tempo pieno che passano dalle
38.386 dell’anno scolastico 2011/2012 a 39.670 dell’anno appena
iniziato. L’aumento dunque è pari a 1.284 classi. Se quindi diminuisce
leggermente il totale delle classi della scuola primaria (dalle 132.270
dello scorso anno alle 132.193 di quest’anno), aumentano quelle in cui
è attivato il tempo pieno. Infine, il 15% dei presidi è anche reggente
cioè ha almeno un altro istituto di cui occuparsi.
Flavia Amabile
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