
Il cammino del coraggioso inserimento dei disabili a scuola, promosso dalla legge 517, ha esordito il preside Giuseppe Adernò, presidente emerito della Sezione UCIIM di Catania, moderatore dell'incontro, è stato completato dalla Legge quadro 104 che regolamenta il processo d'integrazione, ed ora è proteso nella direzione dell'inclusione sociale.
E' merito della Legge 517, che ha abolito gli esami di riparazione, l'introduzione a scuola del docente di sostegno che nel tempo ha sempre più qualificato la sua competenza professionale ed ora con la legge 107/2015 della "buona scuola " il docente di sostegno fa parte integrante dell'organico dell'autonomia e tutto ciò dovrebbe ridurre la girandola di docenti che crea sempre disagio, specie agli alunni con difficoltà di apprendimento e di adattamento.
L'esperienza sul campo della preside Agata Di Luca, per diversi anni coordinatrice per le attività di sostegno nelle scuole nella provincia, ha apportato all'incontro un valido contributo presentando l'attività del gruppo interistituzionale che coinvolge gli operatori della sanità, le associazioni dei disabili e delle famiglie.
Anche le successive leggi che derivano dalla 517, come la recente legge 112 che regola il "dopo di noi" e contribuisce alla costruzione di un progetto di vita per il disabile, sono state illustrate dal dott. Giuseppe Greco, componente della commissione regionale della Sanità.
A 40 anni di distanza della Legge 517, emanata appunto il 4 agosto del 1977 si constata come ancora oggi molti problemi rimangono ancora insoluti, e ne ha dato ampia testimonianza il giornalista Carmelo Barcella, vittima di in incidente stradale e da 38 anni in carrozzina.
La sua testimonianza ha commosso e coinvolto il pubblico nella tematica di strisciante disattenzione sociale di cui spesso i disabili sono oggetto.
Ai segni di efficienza e di reale attenzione verso i disabili presenti in alcune regioni, si contrappone spesso un profondo degrado e abbandono in altre. Occorre cambiare dimensione e cultura nel considerare la diversità una risorsa ed un impegno civile "camminare nelle scarpe dell'altro" , "stare insieme e non solo accanto".
Il prof. Giovanni Savia, ha illustrato la RicercAzione condotta sul tema della diversità e inclusione educativa, in collaborazione con l'Università Complutense di Madrid.
La Progettazione Universale per l'Apprendimento (PUA) ripropone i principi dell'Universal Design for Learning (UDL) e nella provincia di Catania sono stati attivati numerosi "Laboratori di didattica inclusiva, applicando il protocollo, le linee guida e gli strumenti operativi elaborati dal C.A.S.T. (Wakefield - USA).
Nel corso dell'incontro sono state ricordate due figure emblematiche della cultura e prassi dell'integrazione nella provincia di Catania: la prof.ssa Lucia Lozupone, presidente regionale del CNIS (Coordinamento Nazionale degli Insegnanti Specializzati), e il preside Francesco Capodanno dell'UCIIM, da sempre sostenitore concreto dell'integrazione e di una "scuola di tutti e per ciascuno". La loro scomparsa lascia un vuoto incolmabile e nel corso dibattito, su richiesta di una docente è stata ribadita la funzionalità del GLI (Gruppo di lavoro per l'inclusione), presente in ogni scuola "con il compito di collaborare alle iniziative educative e d'integrazione predisposte dal piano educativo", e con "funzioni di raccordo di tutte le risorse specifiche e di coordinamento, presenti nella scuola".
L'intervento del dott. Luigi Anile, responsabile dell'Associazione Diritti del Malato ha fatto sentire la voce dei deboli e l'urgenza di una dinamica e sinergica cittadinanza attiva.
Compito del docente educatore e del bravo giornalista è quello di "saper guardare tutti e osservare ciascuno" e seguire con amorevolezza quanti sono "bisognosi di particolari attenzioni".
Giad