“Sul palco salivamo io, Amato, Crocetta e un certo Celona, portato dallo stesso Crocetta come uomo di fiducia”. Saverio Di Blasi impiegato comunale a Gela e attivista ambientalista racconta come ha conosciuto Rosario Crocetta, oggi Presidente della Regione. Era il 1998 quando a Gela si votava per il rinnovo di Sindaco e Consiglio Comunale. Rosario Crocetta buttato fuori dal Partito Comunista cerca asilo nei verdi e propone a Di Blasi la creazione di una lista per le elezioni comunali.
Di Blasi in un primo momento dice di no, ma poi fattosi convincere inizia la campagna elettorale con Rosario Crocetta, che dal primo momento porta con se un certo Emanuele Celona. “Celona era il suo amante” ci dice Di Blasi. Nulla di strano fin qui, se non fosse per il fatto che Di Blasi viene poi avvertito del fatto che Emanuele Celona è affiliato alla cosca degli “Emmanuello”, famiglia mafiosa reggente a Gela che si spartisce il territorio con i “Rinzivillo”.
“Lo feci presente a Rosario che Celona era mafioso, ma lui mi rispose che era persona per bene e di fiducia”. Di Blasi e Amato, i promotori della lista in cui era candidato Crocetta cambiarono la serratura della sede, per non fare entrare più questo Emanuele Celona per non incorrere, dice Di Blasi, in guai con la giustizia. Di Blasi incontra nella stessa giornata Celona che scoperto che loro sapevano chi fosse gli mostra la pistola dicendo “non vi piace la mia faccia?”.
Rosario Crocetta venne eletto con circa 800 voti nella lista dei Verdi. In un’informativa alla Procura di Caltanissetta, il vice questore Malafarina rileva dalle dichiarazioni di Celona che lo stesso sostenne Rosario Crocetta in quelle elezioni. Oggi Antonio Malafarina è deputato regionale eletto nel listino di Rosario Crocetta.
06/11/2012 -
Vincenzo Barbagallo