Interventi
di sistema, con priorità per edilizia scolastica e sviluppo e sostegno
dell'autonomia delle scuole. Interventi specifici, come valorizzazione
dei docenti; e garantire apprendimenti di qualità per gli studenti. E
«segnali d'attenzione immediati per i precari»: con un nuovo piano
triennale di assunzione in ruolo per il 2014-2017, «periodo per il
quale è previsto un turn-over complessivo di 44mila unità». Il ministro
dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha illustrato dinnanzi alle
commissioni Istruzione e Cultura di Senato e Camera le linee
programmatiche su scuola, università e ricerca. L'annunciato piano di
nuove assunzioni per i precari si svolgerà «garantendo il giusto
equilibrio tra assorbimento del personale precario e concorso pubblico».
Le priorità
Parlando di scuola, il ministro ha ribadito la necessità di arrivare a
un canale unico di finanziamento per l'edilizia soolastica,
sottolineando anche la necessità di un meccanismo «che consenta agli
enti locali di poter spendere, derogando, per queste spese, ai vincoli
di finanza pubblica». Carrozza ha poi detto di ritenere
«improcrastinabile» un intervento di ripristino dei 300 milioni di euro
a valere sul Ffo (Fondo di finanziamento ordinario) delle Università
statali a partire dal 2013; e ha parlato di «priorità strategica» la
necessità di prevedere «da subito un Piano straordinario nazionale
reclutamento ricercatori», con bando nazionale, «che di fatto si
configura come l'estensione a una nuova categoria (i candidati attivi
in Italia) del Programma per giovani ricercatori Rita Levi Montalcini»,
attualmente riservato a studiosi attivi all'estero.
Sostegno finanziario all'autonomia scolastica
Parlando ancora di scuola, se arrivare all'organico funzionale viene
indicato come obiettivo di «medio periodo», il ministro ha detto di
voler dare maggior sostegno finanziario all'autonomia scolastica. Dal
2007, infatti, le scuole dispongono di un budget per il loro
funzionamento ordinario molto ridotto, in media di 8 euro per alunno.
Dal 2004 il fondo ordinario è andato diminuendo fino ad azzerarsi del
tutto nel 2009, per poi aumentare lentamente e stabilizzarsi alla quota
poco più che simbolica di 8 euro per alunno. L'intenzione di Carrozza è
quella di «proporre di portare gradualmente nel corso del prossimo
triennio la quota ad alunno da 8 a 20-25 euro utilizzando a questo
scopo anche le economie derivanti dai nuovi appalti per il servizio di
pulizia delle scuole»
Deroga riforma Fornero
Il ministro ha anche indicato due ulteriori punti su cui «poter
lavorare»: la revisione delle norme che prevedono l'inquadramento dei
docenti inidonei nei profili di assistente amministrativo e tecnico; e
una «normativa integrativa» della riforma pensionistica che consenta
una deroga, in considerazione della specialità del comparto scuola, al
fine di permettere al personale scolastico che avesse maturato i
requisiti previgenti nell'anno scolastico 2011/2012 di andare in
pensione nell'anno scolastico successivo secondo la precedente
normativa.
Claudio Tucci
Ilsole24ore.com