L’obiettivo
è di favorire il diritto allo studio e l’integrazione - ROMA
L’obiettivo perseguito dal ministero dell’Istruzione, anche con la
circolare del 2010 ribadita nelle istruzioni annuali per le scuole,
«non è quello di limitare semplicemente la presenza di alunni
stranieri, ma di favorire il diritto allo studio, l’integrazione e il
successo del percorso formativo».
Lo ha detto il ministro Maria Chiara Carrozza rispondendo ad
un’interrogazione dell’on. Fabio Rampelli in merito all’equa
distribuzione tra studenti italiani e studenti immigrati negli istituti
scolatici nazionali. «Il diritto allo studio, nella mia visione,
prescinde dall’origine geografica, dalla razza e dalla nazionalità.
Conseguentemente - ha aggiunto il ministro - il limite del 30% degli
alunni con cittadinanza non italiana sul totale degli iscritti è un
criterio tendenziale e indicativo, che, sempre in base alla circolare,
può ben tollerare eccezioni, giustificate dalla presenza di alunni
stranieri in possesso di adeguate competenze linguistiche, dalla
disponibilità di risorse professionali e strutture di supporto, anche
esterne alla scuola, da ragioni di continuità didattica per classi
costituite negli anni precedenti o da stati di necessità provocati
dall’oggettiva assenza di soluzioni alternative». «Queste
indicazioni, presenti nella circolare del 2010, sono puntualmente
richiamate dal Ministero e rispettate dagli uffici scolastici
regionali», ha concluso il ministro.
Lastampa.it