a) ad avere il diretto interessamento del ministro Maria Chiara Carrozza, che per la prima volta in 10 anni di "persecuzione" ha dimostrato attenzione alla situazione dei docenti inidonei;
b) ad ottenere l’abrogazione dell’iniqua norma della spending montiana (comma 13 articolo 14 del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135) che prevedeva la deportazione coatta dei docenti “idonei ad altri compiti” sui profili amministrativi e tecnici;
c) ad aver sbloccato, attraverso la mobilitazione congiunta con ITP e precari amministrativi e tecnici, i posti per le immissioni dei precari dei relativi profili professionali;
d) ad aver ottenuto il trasferimento su classe di concorso affine per gli ITP ( C555- C999), anche per chi è in possesso del solo diploma specifico.
Ciononostante gli insegnanti ritengono che “il governo delle larghe intese” abbia voluto mantenere l’obbligo alla mobilità intercompartimentale (che si applicherà dopo il 31 agosto 2016), per una mera questione di equilibri politici. Per questo, infatti, è stato approvato un testo che rifacendosi a quanto previsto dalla finanziaria del governo Berlusconi del 2011, appare gratuitamente “punitivo” ed “intimidatorio” nei confronti di docenti che per gravi patologie non possono più rimanere in classe per l'ordinario lavoro di attività didattica frontale, ben sapendo, peraltro, che tale norma non potrà che rimanere inapplicata, perché ne mancano i necessari presupposti normativi.
Gli insegnanti giudicano la prevista integrazione delle Commissioni mediche preposte alle visite per la dichiarazione di inidoneità, con personale ministeriale (docenti pagati con il Fondo d’istituto), una palese violazione della privacy, ritengono che il ripristino dell’istituto della dispensa sia il giusto riconoscimento per docenti affetti da gravi patologie per poter abbandonare l’insegnamento con il maturato e chiedono l’immediata immissione in ruolo del personale amministrativo e tecnico sui posti dei docenti “idonei ad altri compiti”, che non chiederanno di passare sui relativi profili professionali al 1° gennaio 2014.
Considerano quanto previsto dal nuovo piano finanziario, un subdolo tentativo di ripristinare lo “status quo ante”, che rischia di annullare nei fatti quanto faticosamente ottenuto. Pertanto, docenti inidonei, precari amministrativi e tecnici, ITP (C555-C999), proprio a partire dalle scadenze dettate dal Coordinatore Straordinario per la Revisione della spesa, Carlo Cottarelli, indicono lo stato di agitazione, con incontri, mobilitazioni, sit-in, presìdi, per rilanciare la centralità delle biblioteche scolastiche, dei laboratori didattici e della propria funzione di supporto e potenziamento al piano dell’offerta formativa, per i seguenti periodi:
- Dicembre 2013-Febbraio 2014, durante la prima fase di ricognizione tecnica per definire le misure dei risparmi.
- Marzo-Aprile 2014, durante la ricognizione tecnica nell’ambito del Documento di Economia e Finanza per la formulazione degli obiettivi di finanza pubblica.
- Maggio-Luglio 2014, durante l’implementazione delle misure a livello legislativo.
Così come previsto dal documento di revisione di spesa, durante tali fasi sarà chiesta al Commissario Carlo Cottarelli, un’audizione presso le competenti Commissioni.
I presenti, al termine del Convegno, approvano all’unanimità il testo di diffida al MIUR e di segnalazione all'Autorità Garante per la protezione dei dati personali per violazione della privacy (articolo 141, comma 1, lett. b) del Codice in materia di protezione dei dati personali e Regolamento n. 1/2007 articoli 13 e 14).
Roma, 23 novembre
2013
Anna Grazia Stammati - Esecutivo nazionale Cobas-presidente Cesp
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