
D'altronde l'idea di prolungare la stagione balneare in queste ore echeggia da più parti, dalla Puglia alla riviera romagnola. Tutti d'accordo sul fatto che se il meteo inclemente ha finora penalizzato le presenze turistiche, settembre e, chissà, ottobre potrebbero far recuperare il perduto. E anche qualche politico, come Maurizio Gasparri (FI), chiede che il Governo proroghi di almeno 30 giorni tutte le licenze stagionali, da quelle balneari a quelle dei rifugi di montagna.
Ma Stefania Giannini rinvia al mittente la proposta del primo cittadino di Forte dei Marmi. E' vero, ammette il ministro dell'istruzione, che il maltempo ha creato difficoltà alla stagione turistica. Ma "i calendari con le date di inizio e di fine delle lezioni vengono deliberati dalle Regioni, che li hanno già comunicati alle scuole e al ministero in tempo utile per consentire la programmazione delle attività didattiche". "Le scuole - afferma Giannini in una nota - nella loro autonomia possono chiedere lievi variazioni rispetto al calendario regionale, a patto di garantire i 200 giorni minimi di lezione previsti per legge. Nella maggior parte dei casi le richieste riguardano aperture anticipate che consentono di programmare pause flessibili nel corso dell'anno scolastico. In questo caso, invece, la richiesta di segno opposto potrebbe entrare in contrasto con gli impegni delle famiglie, nostre vere interlocutrici, dove spesso entrambi i genitori sono impegnati al lavoro". "Al sindaco Buratti garantisco la mia collaborazione e sono pronta a incontrarlo, magari proprio in spiaggia, confidando in un miglioramento del tempo" conclude il ministro.
Ansa.it