Ecco per
quali supplenze verranno impiegati i docenti precari che non hanno
presentato domanda per la fase B e C delle assunzioni di Renzi.
Tra i discutibili risultati della riforma della scuola voluta dal
Governo Renzi c’è anche il rifugio stabile nel precariato: sono in
tanti gli insegnanti che hanno consapevolmente rifiutato l’immissione
in ruolo nelle fasi B e C del piano straordinario delle assunzioni
della Buona Scuola non presentando la domanda online che scadeva lo
scorso 14 agosto.
E’ la protesta che hanno portato avanti tantissimi precari che
appartengono alle Graduatorie a esaurimento (GaE): sono stimati un
numero che si avvicina ai 25 mila candidati. Una buona parte di essi
avrebbe avuto tutte le carte in regola per l’assunzione.
Buona scuola, i precari pronti a dire no al concorso 2016
Adesso la prossima tappa della protesta si sposta sul concorso a
cattedre che dovrà essere bandito entro il prossimo 1° dicembre per
assicurare, secondo i dati diramati da Renzi e dal ministro
dell’Istruzione, Stefania Giannini, altri 60 mila docenti per l’anno
scolastico 2016-2017.
Allo stesso modo in cui non hanno presentato domanda per le assunzioni
delle fasi B e C, molti precari non presenteranno domanda per
partecipare al prossimo concorso. Rimarranno nelle graduatorie ad
esaurimento per non sottostare a spostamenti sgraditi e per non
accettare il nuovo ruolo che la riforma renziana assegna ai docenti.
Quasi tutti non vogliono rimettere in gioco, più che sé stessi, la
propria famiglia: rincorrere ogni tre anni un nuovo incarico
rimetterebbe in discussione tutte le scelte di vita ormai consolidate.
Pensano alla famiglia e, paradossalmente, la precarietà delle Gae è
l’unica ancora di stabilità, un perno rispetto alle assunzioni della
Buona scuola che assicurano sì una cattedra, ma chissà dove e a quale
prezzo.
Assunzioni 2015/2016: quale incarico per i docenti che non hanno fatto
domanda per le fasi B e C?
I docenti che non hanno presentato domanda entro lo scorso 14 agosto
andranno a coprire gli spezzoni che rimarranno scoperti dalla fase B
del piano assunzioni del Governo. Aspettando la data del prossimo
concorso che, comunque, potrebbe riproporre ancora lo stesso problema
del piano assunzioni, ovvero quello di doversi comunque spostare, e di
tanto, dalla propria provincia.
Dal gruppo “Boicottaggio fase B e C della Buona scuola”, scrive Il
Messaggero, fanno sapere che attendono di conoscere le modalità del
concorso. “Se le regole dovessero rimanere quelle per le quali i
precari non hanno presentato domanda online per le fasi B e C della
Buona Scuola – spiega Giorgio Pignotti del gruppo – allora boicotteremo
anche il concorso. Rinunciano perché sono spinti a farlo. Per le troppe
difficoltà”.
The Blasting News