
Ma quella organizzata dall'istituto di Bronte è una festa che si ricongiunge direttamente all'operazione "Bike the Nobel", che - non senza una punta di audacia - candida la bicicletta a premio Nobel per la Pace.
«Il rispetto dell'ambiente, l'utilizzo di energie alternative e la mobilità sostenibile - dichiara in una nota il dirigente del "Radice" Maria Pia Calanna - sono temi già da noi legati alla programmazione didattica annuale e ineriscono, più specificamente, alla missione di ogni educatore. Numerose Unità di Apprendimento interdisciplinari, condotte nelle classi, affrontano tali argomenti. L'attesa è quella di far scaturire un dibattito sociale, che travalichi i muri della scuola». Sulla ricezione del messaggio alla fine dell'assemblea preparatoria, in cui si è pure analizzato il "decalogo" - che si apre col semplice (e non scontato) "Spegnere le luci quando non servono" - si esprime anche il referente del progetto Salvatore di Dio Romano:
«Il sorriso, la freschezza e il coinvolgimento dei ragazzi sono la vera energia. Quella pulita, quella che ci auspichiamo inesauribile».
Di certo, al termine della lunga pedalata, ci asterremo dal chiedere ad affaticati e fiacchi studenti com'è la scuola: "Sostenibile!", ne riceveremmo; nella migliore delle ipotesi.
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