Il
21 giugno circa seicento docenti di religione provenienti da tutta
Italia si sono ritrovati davanti al Miur di viale Trastevere a Roma in
occasione del sit-in organizzato da Snadir per protestare contro la
progressiva azione di marginalizzazione dell’insegnamento della
religione derivante dalla nefasta legge 107/2015 (la cd. “Buona
scuola”). I motivi della manifestazione sono stati: l’assunzione a
tempo indeterminato attraverso lo scorrimento della graduatoria del
2004 e l’istituzione di un nuovo concorso (valorizzazione del servizio
prestato e dei titoli culturali), la creazione della classe di concorso
dell’IRC, la valutazione numerica dell’IRC secondo le modalità previste
per gli altri insegnamenti, richieste di chiarimenti circa l’utilizzo
improprio dei docenti del potenziamento per l’attività alternativa alla
religione e l’applicazione o meno del comma 131 legge 107/2015 anche
agli incaricati annuali di religione.
A metà mattinata i rappresentanti del ministero hanno chiesto di
incontrare una delegazione dello Snadir per comunicare la presa d’atto
da parte del Ministero delle richieste del nostro sindacato. I punti
emersi dall’incontro sono stati principalmente due: lo scorrimento
della graduatoria e l’attesissimo concorso per gli insegnanti di
religione (valorizzazione del servizio prestato e dei titoli culturali).
Il 22 giugno è stata inviata dallo Snadir una richiesta al Ministro
dell’istruzione Giannini e al suo Sottosegretario Faraone, affinché le
richieste degli insegnanti di religione siano seguite in tempi brevi da
un intervento politico che permetta al Miur di trovare rapide soluzioni
ai problemi suddetti e faccia rientrare l’insegnamento della religione
nell’organico dell’autonomia.
snadir.it