"Ancora una volta il governo si dimostra incapace di
pianificare e gestire correttamente, con trasparenza e criteri
oggettivi, uno dei punti più contestati della cosiddetta 'buona
scuola', la chiamata diretta dei docenti", denuncia il Senatore
Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana - Altra Europa con Tsipras).
"La bozza di 'indicazioni operative' presentata ieri dal MIUR ai
sindacati confederali, senza minimante coinvolgere chi nella scuola
lavora, è riuscita a far infuriare tutti, insegnanti e dirigenti
scolastici, e rende carta straccia gli accordi raggiunti finora con i
sindacati in sede di contrattazione", fa notare il senatore .
"Di fatto l'elenco dei requisiti in base al quale i 120.000 docenti
dovrebbero essere scelti è un criterio assolutamente opzionale,
lasciato all'arbitrio più assoluto dei dirigenti scolastici".
"Per non parlare del calendario proposto: i docenti hanno appena 5
giorni dalla pubblicazione dell'avviso per presentare la domanda alle
scuole, mentre i dirigenti hanno appena 3 giorni per valutare i
curricula e scegliere. Il tutto nel mese di agosto, costringendo il
personale amministrativo a rinunciare alle ferie già programmate",
continua il Senatore.
"Una proposta indecente, quella del MIUR, che giustamente è stata
rimandata al mittente, e che se fosse imposta rischia di provocare una
valanga di ricorsi da parte degli insegnanti non scelti, proprio per
l'impossibilità di motivare le nomine rispetto a oggettivi criteri di
valutazione. Il tutto a spese di chi a scuola lavora. E lasciando
ancora una volta intere classi nel caos", conclude il Senatore.
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