Il
nostro collaboratore Giuseppe Motta, nella sua attività di sociologo
del diritto, ha sempre tenuto fede alla sua mission, che è quella di
"svelare i trucchi del potere", di qualunque tipo esso sia: il potere
della comunicazione, il potere politico, il potere dell'economia, il
potere della Rete... Con la sua ultima opera, che recensiamo in anteprima
assoluta, si è occupato di analizzare il potere burocratico che governa
la vita dell'uomo. Per burocrazia intende sia quella "classica" della
pubblica amministrazione, che quella, più subdola e più nuova, delle
grandi aziende private detentrici di situazioni di monopolio, o che
agiscono in un mercato oligopolistico. E lo fa, come gli è consueto,
attraverso le tre direttrici che caratterizzano ogni suo lavoro e che
hanno lo scopo di analizzare a fondo i problemi per comprenderli
meglio. L'analisi storico-sociale, nella prima parte del volume,
ripercorre la storia della burocrazia, a partire dalle origini,
passando per quella nord-americana, con le peculiarità che la
caratterizzano, per finire nelle nuove teorie più in linea col pensiero
dell'autore, che tende sempre a privilegiare forme sociali di
cooperazione e consenso che definisce "reticolari", fatte di relazioni
paritarie più che di gerarchie, di collaborazione più che di dirigismo.
La seconda parte, invece, rappresenta il nucleo del suo pensiero
innovativo nello studio della burocrazia. Egli analizza i pro e i
contro del modello telematico della e-burocracy, il suo impatto
dirompente nel pensiero conservatore e conformista del burocrate ed in
quello del cittadino-utente, spesso non ancora pronto a causa del
digital divide. Spiega anche come difendersi dalla burocrazia e la sua
originale teoria "del software legislatore", che rappresenta la
terribile realtà di una pubblica amministrazione che, non potendo
opporsi all'innovazione tecnologica, finisce per soccombere ad essa.
Successivamente, in un continuum molto ben articolato, l'autore si
occupa della patologia dei comportamenti burocratici, analizzando la
corruzione, la concussione e tutti quei reati che maggiormente incidono
sui rapporti tra la burocrazia e il cittadino.
La conclusione è meglio lasciarla al lettore perché apre nuovi spunti
ad una via moderna per la futura burocrazia.
Nel blog dell'autore in anteprima l'introduzione del volume (giuseppemotta.it)