Il buon Raffaele Cantone, presidente dell'ANAC - Autorità
Nazionale Anti Corruzione, ha pensato bene di infliggere alle scuole o
meglio ai dirigenti scolastici quali legali rappresentanti delle
stesse, l'ulteriore e incredibile molestia burocratica e cioè la
compilazione del Programma triennale per la trasparenza e l'integrità,
acronimo (PTTI) entro il 30
maggio 2016. Ci mancava anche questa!
Ma come si fa a spiegare al magistrato Cantone che le 8.000 scuole
italiane sono forse l'unico settore della Pubblica Amministrazione ove
le regole e il codice sono applicate in maniera rigorosa e puntuale nel
rispetto dei parametri di efficienza economicità ed efficacia?
Perché non concentrare l'azione e l'attenzione dell'ANAC verso i
settori in sofferenza e verso le sacche di illegalità che certamente
vanno trovate in altre direzioni?
Ma evidentemente la pulsione burocratica a produrre carte e
dichiarazioni e documenti che nessuno poi mai leggerà è fortissima e
connatura con la logica dei burosauri instancabili nel produrre editti
e grida di spagnolesca memoria.
E così nella determinazione n. 430 per come trasmessa diligentemente
dall'USR Lombardia, leggiamo:
Relativamente, invece, alia materia della Trasparenza e all'adozione
delle correlate misure, la delibera di cui trattasi chiarisce che "Considerata {. . .} Ia numerosità delle
istituzioni scolastiche che insistono su alcuni ambiti territoriali e l
'esigenza di garantire la qualità delle informazioni da pubblicare, la
correlazione con i bisogni informativi propri di ogni istituzione
scolastica, il loro costante aggiornamento, la completezza, la
tempestività dei dati, l'Autorita ritiene di individuare il
dirigente scolastico quale Responsabile della trasparenza di ogni
istituzione scolastica".
Coerentemente con quanto sopra rappresentato, l'Autorità ha previsto
che spetti a ciascun Responsabile della trasparenza l'emanazione del
Programma triennale per la trasparenza e l'integrità (PTTI), valido
nell'Istituzione scolastica di riferimento, e al Responsabile per la
prevenzione della corruzione l'emanazione di una proposta di Piano
triennale di prevenzione della corruzione (PTPC) di ambito regionale.
La delibera 430/2016 puntualizza che "i PTTI delle istituzioni
scolastiche statali rappresentano strumenti di programmazione
distinti rispetto al PTPC, fermo restando che deve sempre essere
assicurato il coordinamento tra i due strumenti" e fissa al 30 maggio p.v. la data per
la predisposizione e l'adozione degli stessi.
A chi dobbiamo rivolgerci per far eliminare questo inutile e fastidioso
adempimento?
Preside Salvatore Indelicato
Cell 330365449
s.indelicato@libero.it