In questo periodo si stanno svolgendo nelle scuole i
collegi dei docenti (CD) che dovrebbero deliberare sulla proposta del
Dirigente Scolastico (DS) per le chiamate dirette. Vengono finalmente
al pettine tutti i nodi peggiori della legge 107 c.d. "buona scuola".
Proviamo a metterli in fila
1) I sindacati hanno provato ad arginare lo strapotere dei dirigenti
firmando un accordo con il governo che prevedeva che il DS presenti al
collegio una proposta di 6 requisiti scelti fra titoli e esperienze,
già presenti tra 18 voci indicate alla tabella A della Nota MIUR
19/04/2017, prot. N. 16977. Da notare però che sulle competenze
professionali, nessun passaggio per il collegio dei docenti è previsto.
2) Tale accordo è stato sbandierato come un depotenziamento dei poteri
dei DS e dunque come una chiara vittoria della contrattazione a danno
dell'impianto verticistico della 107, ma temo le cose stiano
diversamente:
- Infatti, se il collegio dei docenti dovesse accettare la proposta del
dirigente, si rende corresponsabile delle chiamate dirette,
- se il collegio dei docenti dovesse rigettare la proposta del
dirigente o ne chiedesse la modifica dei requisiti, nulla cambierebbe
in quanto il DS potrà comunque fare la propria scelta liberamente in
quanto unico depositario della valutazione delle "competenze
professionali " che non passano attraverso il collegio dei docenti.
3) È evidente dunque che l'accordo governo-sindacati sulla chiamata
diretta lascia completamente intatto quell'impianto verticistico che
nulla ha a che fare con la natura collegiale della scuola statale e che
invece è intrinseco alla legge 107.
Per tutti questi motivi ho notizia di tanti collegi dei docenti che si
stanno orientando a mettere in votazione delle mozioni pregiudiziali
alla votazione del pacchetto precostituito di requisiti ed esperienze
presentato dal DS dove richiedono di non esprimersi. Votano se votare o
meno la proposta del DS. In pratica contestano in toto la proposta del
DS smascherando la presa in giro del governo e ribadiscono la loro
estraneità al meccanismo della chiamata diretta.
Solo con una civile ma fortissima opposizione in seno al CD, garantita
ancora da quel poco di democrazia che è rimasta nella scuola, si
potranno gettare le basi per un'inversione di tendenza.
Pubblico qui di seguito uno schema di mozione con cui il CD può
prendere le distanze dalla chiamata diretta.
Esempio di mozione:
Gli insegnati Tizio, Caio e Sempronio chiedono che pregiudizialmente
alla votazione di accoglimento o rigetto della proposta del/della/
Dirigente Scolastico/a il collegio possa esprimersi sulla volontà di
deliberare su tale punto in quanto si ritiene che compito e funzioni
del collegio dei docenti siano estranei al meccanismo della chiamata
diretta e ritengono altresì che, comunque e in ogni caso, il Dirigente
Scolastico rimanga unico responsabile dell'individuazione del/della
collega candidato/a in quanto completamente libero di valutare le
competenze professionali estranee all'esame di codesta assemblea
collegiale. Vuole il collegio non votare la delibera di cui al
punto......dell'odierno ordine del giorno?
Cristiana Scoppa
Addetta stampa del Senatore Fabrizio
Bocchino
scoppa.cristiana@gmail.com