
La Sicilia è, tra l’altro, una delle dieci regioni che dal Ministero ha ottenuto nella ripartizione dei fondi due centri formativi, ad ognuno dei quali sarà affidata una dotazione di 100mila euro. Per fare cosa? L’obiettivo del progetto globale della Scuola 4.0 è ambizioso e guarda, ovviamente, molto avanti. Nel caso specifico dei Future Lab si tratta di creare, spiega il Miur, «ambienti laboratoriali che saranno aperti, anche in orario extrascolastico, all’intera comunità scolastica nonché al servizio delle altre scuole e del personale scolastico dell’intera area regionale, per la formazione sul digitale».
L’I.T.I. Marconi di Catania, diretto dal preside ing. Ugo Pirrone, punta da tempo, per esempio, sull’innovazione, sulle nuove tecnologie, sulla ricerca scientifica di alto livello ed ha creato una serie di partnership sul territorio con aziende del settore del digitale e delle telecomunicazioni. Una valorizzazione dell’offerta che, appunto, accanto al fatto che la scuola ha una struttura moderna e spazi utilizzabili per l’allestimento dei laboratori, ha spinto l’Ufficio scolastico regionale, ad indicare questa scuola come polo formativo su cui poggeranno le province che hanno l’area etnea come punto di riferimento geografico e di relazioni.
Lucia Andreano
