Dal cuore dell’uomo ogni tanto scompare l’amore. È questo che accade. C’è poco da dire, da spiegare, da capire. L’amore, quel sentimento assoluto che è il prendersi cura dell’altro, divorato dalla tristezza, dallo sconforto, dall’incertezza, dalla paranoia, si eclissa. L’amore scompare. E il cuore privo di quella luce, avvolto nelle tenebre, non può che generare una forma aberrante di malessere che nella storia del genere umano si è palesata fin troppe volte, ha assunto nomi diversi, molteplici volti, strazianti dolori. La Shoah è stata questo: odio e nient’altro, verso tutti e tutto, l’amore scomparso dal cuore dell’uomo. Le vittime della tragedia dell’olocausto come ogni anno vengono onorate: sabato 27 gennaio, nella sala convegni dell’I.C. “Alessio Narbone” di Caltagirone, con commozione e partecipazione il dirigente scolastico, prof. Francesco Pignataro, e tutti i presenti grazie ad un lavoro corale hanno potuto ricordare quale forma ha l’odio. <> (Assenza fatale – Marco Spyry) con questi versi è iniziata la cerimonia che in un susseguirsi di poesie e canti, quali “Hodu l’Adonai” interpretato dal coro degli studenti della scuola Secondaria di I grado accompagnato da alcuni elementi dell’orchestra dell’istituto, “Oh freedom” eseguito dagli alunni di scuola Primaria del “Piccolo coro”, “Ninna nanna di pace” cantato dai bambini della scuola dell’Infanzia, ha rammentato ad alunni e insegnanti l’importanza del ricordo di quanto avvenuto. A piccoli passi poi, accompagnata dalla musica e dal silenzio dei presenti, ha fatto il suo ingresso una prigioniera dei lager con in mano una candela: la luce dell’amore. La ballerina Marzia Secondo, coreografata dal maestro Giovanni Azzaro dell’Ass. Cult. “Mitra” di Pietro Coffano, ha emozionato con le sue movenze, eco di un martirio che con la catarsi della morte purifica i cuori dall’odio. Perché non bisogna lasciare che le tenebre avvolgano il cuore, deve sempre ardere la fiamma dell’amore per far sì che tragedie come quelle della Shoah non si ripetano e alimentino. Bisogna rammentare, sperare, capire. Bisogna amare. Tecla Guzzardi Dall' I.C. Alessio Narbone di Caltagirone
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