In questo
ultimo periodo gli italiani hanno dovuto fare i conti con il
Burian e il personale ATAanche con le solite disparità di trattamento
fra loro e i docenti, perché nelle varie località colpite da nevicate
eccezionali, gelicidio e quant’altro i sindaci o chi per essi hanno
deciso, a seconda delle situazioni, di chiudere le scuole o di
sospendere le attività didattiche per uno o più giorni; pertanto si
sono
avute modalità differenti di prestazioni di lavoro a seconda delle
decisioni prese dagli organismi preposti.
Differenza fra sospensione attività
didattiche e chiusura scuola
Con la "sospensione delle attività didattiche", dovuta ad eventi
straordinari come ad esempio emergenze sanitarie o di pericolo, la
scuola rimane aperta ma non si svolgono lezioni e solo il personale ATA
deve recarsi a scuola (non lo devono fare allievi e docenti, perché è
sospeso l’obbligo delle lezioni, a meno che non ci siano delle attività
già programmate, che potranno comunque essere rimandate dal Dirigente).
Se il personale ATA è impossibilitato a raggiungere la sede dovrà
“giustificare” l’assenza ricorrendo ai permessi previsti dal contratto
(ad esempio permessi retribuiti o non retribuiti o ferie).
Con la "chiusura della scuola", disposta per eventi gravi e/o
particolari (nevicate, alluvioni, elezioni politiche ecc .) si vieta
l’accesso ai locali a tutto il personale e agli allievi. Tali assenze,
comprese quelle del personale ATA, non devono essere “giustificate” e
dare origine a decurtazione economica o richieste di recupero. Infatti
il rapporto di lavoro del personale della scuola è di natura
civilistica
e obbligazionaria regolato dal Codice Civile e l’art.1256 precisa che
“L’obbligazione si estingue quando, per una causa non imputabile al
debitore ( dipendente della scuola in questo caso), la prestazione
diventa impossibile………”.
In alcune località si è inoltre creata tra il personale interessato una
certa confusione in merito all’obbligo di recarsi l’indomani a scuola,
dovuta a comunicazioni tardive, inesatte e/o lacunose di addetti di
alcuni comuni e/o regioni che hanno dimostrato scarsa competenza in
materia scolastica.
Dunque permane il problema di fondo che si protrae negli anni, cioè la
profonda disparità di trattamento fra i docenti e gli ata dello stesso
comparto statale che dovrebbero avere identici diritti e doveri anche e
soprattutto in caso di eccezionali eventi atmosferici; infatti nel caso
di sospensione dell’attività didattica gli insegnanti possono rimanere
a
casa senza problemi mentre gli ata, che inoltre sovente risiedono
lontano dalle loro sedi, devono comunque recarsi a scuola affrontando
anche rischi e/o disagi notevoli come è successo in questo periodo a
causa dell’interruzione della circolazione ferroviaria su numerose
linee
o di code e disagi su strade e autostrade, o richiedere giorni di
permesso o ferie se impossibilitati a recarsi a scuola.
Riteniamo perciò che in questi casi, quando un sindaco decide la
semplice sospensione delle attività didattiche a causa di condizioni
avverse che possono creare serio pericolo per l’incolumità pubblica,
non
debba esserci alcun obbligo di presenza in servizio anche per il
personale ata, e non solo per quello docente, in considerazione del
fatto che ci sono cause di forza maggiore, non imputabili ai dipendenti
scolastici statali.
Ci dispiace che i sindacati non abbiano nemmeno considerato questa
ulteriore tematica quando hanno firmato il contratto lo scorso
febbraio;
ma d’altronde questa ennesima dimenticanza non dovrebbe stupire
nessuno,
poichè non hanno nemmeno avuto l’ardire di affrontare “/l’innovazione
del sistema di classificazione professionale del personale ATA/” dopo
anni di promesse in tal senso, rimandando tutto per l’ennesima volta
“/convenendo di istituire una specifica/ /Commissione paritetica/”,
come
hanno scritto, e si sono accontentati di cifre irrisorie per il
personale amministrativo tecnico ausilario,
Nella speranza di aver offerto un chiarimento sulla problematica di cui
trattasi ed augurandoci di poter fornire il nostro apporto nelle sedi
opportune onde risolvere problematiche e disparità che stanno
verificandosi ormai da anni in tutta Italia ogni qual volta si
verifichino eventi di particolare intensità e gravità, siamo vicini a
tutti i colleghi che hanno dovuto affrontare disagi a causa di questi
eventi eccezionali e porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Distinti saluti.
La Direzione Nazionale FEDER.ATA