- le minacce e i tentativi di irruzione presso l’ufficio del dirigente scolastico dell’ITI “Volta” di Palermo ad opera di un nutrito gruppo di assistenti tecnici ex EE.LL., per contestare “il licenziamento” delle loro colleghe è inaccettabile perché l’intimidazione viene posta in essere contro un Dirigente dello Stato che si assume la responsabilità di adottare dei provvedimenti che altri organi istituzionali avrebbero dovuto assumere, prima di lui;
- Il tentativo di violenza è tanto più grave perché eseguito secondo la tecnica del branco che consente ai singoli soggetti partecipanti di negare responsabilità individuali, aggirando,anche con l’aiuto di sedicenti sindacati di base, il rispetto delle leggi e delle procedure previste nei casi di contenzioso;
- non ci sono nel settore statale qualifiche, funzioni,compiti che non prevedano, ai fini della conferma in ruolo, il superamento di un periodo di prova, da parte del dipendente assunto o vincitore di concorso;
- Il periodo di prova deve essere sostenuto anche nel caso di passaggi di qualifica o di assunzione di funzioni superiori, soprattutto se dei lavoratori,collaboratori scolastici alle dipendenze degli EE.LL.,assunti con il requisito minimo della Licenza Elementare, vengono promossi per sentenza, assistenti tecnici, il cui profilo professionale richiede almeno il diploma di scuola secondaria di II grado;
- Il mancato superamento del periodo di prova comporta la restituzione del dipendente al ruolo di provenienza. È fuorviante oltre che demagogico, allora, mettere in evidenza, nei volantini sindacali che “…le condizioni economiche (delle due assistenti n.d.r.) non interessano certo al preside…”.Nessuno può avere garantito un posto di lavoro se non possiede titoli e competenze idonee, tanto più se le norme consentono di essere riassegnati nell’attività lavorativa svolta in precedenza;
- non si contribuisce a promuovere e stimolare qualità e responsabilità dei lavoratori se sedicenti sindacati, a quasi venti anni dalla privatizzazione del rapporto di lavoro nel pubblico impiego, non riescono ad oggi ancora a schiodarsi dalla vecchia e tradizionale visione che poneva al centro dei temi e degli obiettivi sindacali il dipendente. Bisognerà ricordarlo, più spesso, allora,che dagli anni novanta del secolo scorso, pur nell’ineludibile difesa dei diritti dei lavoratori, è l’utente dei servizi, in primo luogo, a dovere essere tutelato, in termini di efficienza e di efficacia!
- chi difende il diritto degli alunni del “Volta” a fruire della prestazione professionale di tecnici preparati, in possesso di attitudini e abilità lavorative adeguate al ruolo? Chi difende il cittadino, che con il pagamento di imposte e tasse contribuisce all’acquisto dei costosi macchinari di cui è dotato l’I.T.I. “Volta” , ad affermare il suo diritto, appunto, di contribuente, che il personale assunto in qualità di assistente tecnico sia in grado di praticare la manutenzione, la verifica e il controllo dei macchinari dell’istituto?
L’ANP ritiene che il dirigente
Al collega la solidarietà di tutti gli associati della sezione di Palermo e l’apprezzamento per il coraggio, la compostezza e la competenza mostrate in questa gravosa circostanza.
PALERMO, lì 08/07/ 2009
Il presidente provinciale ANP Palermo