La Regione dunque non approva la proposta del Ministro di rinviare l’inizio al 1° ottobre, perché ritiene che gli studenti siciliani siano troppo preparati.
Vuole portare a 160 i giorni di lezione, invece di 200, in modo da favorire anche i gestori di videopoker, le discoteche e le strutture di calcetto.
Le mamme siciliane si sono mostrate felici dell’iniziativa degli arguti assessori, così finalmente i figli potranno passare il tempo nella strada, invece che a studiare.
Mentre Centorrino e Strano proponevano la delibera, nella sala della Giunta, si associava all’iniziativa l’assessore all’Energia Pier Carmelo Russo, che magnificava il valore dell’otium e del tempo libero: infatti, lui si è messo in pensione a 47 anni, alla Regione, con una pensione di soli 6.500 euro.
Mentre gli assessori lavoravano nell’interesse degli studenti, sotto i loro balconi 22.000 precari degli Enti Locali festeggiavano la scadenza del loro contratto, così anche loro avrebbero avuto molto tempo libero.
Nel corso della gioiosa giornata si associavano ai festeggiamenti anche 1.200 operai della FIAT di Termini, 200 tecnici dell’ITALTEL, 3.000 precari della SPO che erano felici di non ricevere stipendio da febbraio, così dalla prossima settimana anche loro potranno dedicarsi ai loro hobby preferiti e non andranno a lavorare nelle scuole.
Nonostante le acclamazioni della piazza, gli assessori si sono un po’ infastiditi per il rumore, ma poi hanno finito la riunione dicendo:
“tanto questi siciliani, anche se noi ci pensioniamo da nababbi con la scusa del papà che sta male, e loro li lasciamo disoccupati e ignoranti, sempre per noi continuano a votare!”
dalla letterina ASASI - Rete delle scuole autonome della Sicilia
R. T.
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