
Tutto pronto per le elezioni del settimo sindaco dell’Istituto Parini. Al termine di una intensa propaganda elettorale nella quale i cinque candidati a sindaco, Rosanna Costanzo, Naomi Di Stefano Marta Iozza, Daniele Pennavaria e Michele Rampulla hanno proclamato e diffuso i loro programmi di innovazione e di migliorie da apportare alla scuola, “piccola città”
Circa quattrocento elettori (alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e tutti gli alunni della scuola secondaria di primo grado) esprimeranno per la prima volta il loro voto segnando le schede bianche per il Sindaco e gialle per il Consiglio, nei cinque seggi, presieduti dagli assessori e consiglieri uscenti.
Cominciano a serpeggiare dei pronostici che fanno prevedere un ballottaggio tra chi riporterà il maggior numero di voti.
Dallo spoglio delle schede risulteranno certamente eletti i consiglieri appartenenti alle tre liste: “ Il mio amore si chiama scuola” con i candidati Beatrice Fiorenza, Martina Rjnciari, Giorgia Scalfine, Martina Romeo, e Adrian Shahini . La seconda lista ha scelto come motto:“ Per crescere con la tua scuola fai volare le nostre idee” e si sono candidati: Chiara Cannistrà, Paola Costantino, Michela Faro, Alessia Rampulla e Marco LIbro. Alla terza lista con lo slogan “La scuola è per te” ” hanno aderito: Manuela Affronto, Gloria Cantarella, Elena De Maria, Leonarda Marchese e Dario Zingherino.
Come si evince dalla composizione delle liste, modificando la regola nazionale delle “quote rosa” è stato adottato il criterio delle “quote celeste” così da garantire in ogni lista la presenza di un ragazzo, essendo prevalente la presenza delle ragazze.
Nei programmi e nei progetti dei piccoli consiglieri appare evidente la ricerca di migliorare i servizi della scuola, le Lim (lavagne interattive in tutte le classi, la ricreazione più lunga, il campetto di calcio con l’erba sintetica e poi ancora iniziative di solidarietà , di gemellaggi, il giornalino dell’istituto che porta il nome Parinews il cineforum, la discoteca e iniziative culturali per il 150° dell’Unità d’Italia
Si auspica che tali proposte non restino soltanto promesse elettorali.
Gida
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