
Solo Jago, facendo male e propugnando veleno e odio contro il suo benefattore, Otello, non si turbava della sua carognaggine, né cercava giustificazioni al suo operato: sapeva di essere un fetente e come tale si comportava senza prendere metri e senza misurare gli altri, anzi li misurava con la sua bilancia in un piatto della quale metteva solo il suo odio immotivato. Questa premessa ci serve per dire che da quando è scoppiato il caso dei presidi congelati e no, dei promossi e dei bocciati, delle sentenze della giustizia e di quelle altre della politica siamo entrati un una sorta di coda di Minosse per cui a seconda dei pezzi pubblicati sul nostro sito veniamo osannati o dileggiati, innalzati o sbattiti a terra, accusati di servilismo o di vendette per riscattare gli schiaffi della sorte. Non da parte di tutti certamente, ma il grosso degli schieramenti avversi pretende una nostra posizione netta, che ci armiamo di mitraglie e bombardiamo il nemico della trincea opposta. E se esprimiamo la nostra opinione si sfoderano metri di ogni fatta e dimensione per misuraci e capire il motivo delle nostre scelte, dimenticando con troppa fretta strumentale che è nostra sola ambizione rendere un servizio ai nostri lettori e che le nostre idee, siccome sono nostre, ce li teniamo solo per misurare, non le persone, ma le idee. Un modo per crescere e per capire meglio, mentre la nostra unica certezza è di non averne e il nostro unico sapere di non sapere. E siccome navighiamo su mari cristallini e alto voliamo qualche folata calunniosa non la percepiamo nemmeno, sia che essa venga dai quadranti meridionali dei sanati dalla politica e sia dagli angoli dalle coste gelate del nord, dove galleggia qualche mercenario, e sia pure se soffia dai tropici del potere. Ma non abbiamo neanche posti da difendere, né prebende da ottenere, né scalate professionali da fare o da intraprendere, né potere da gestire per cui un altro nostro filosofo di riferimento è Pirrone di Atene, sofista anche lui, che su molte questioni sospendeva il giudizio. Ecco, noi sospendiamo il giudizio sulle persone (e su taluni presidi congelati che ci vorrebbero, chissà perchè?, loro paladini) non sulle idee e le opinioni che, finchè avremo possibilità, esprimeremo con tutta la nostra imperfetta e debole sapienza ma che, siccome è nostra, ci pare la più importante e quella più sicura per giudicare e capire il mondo, recintando contro i venti, annaffiando e concimando la nostra Weltanschauung, fallibile, ma che però è sempre la nostra e come tale non barattabile e con nessuno. Se dunque, sull'esempio di Jago, si volessero disseminare qua e là fazzoletti accusatori o qua e là pizzini di discredito, noi, che siamo di cultura contadina, seguiremo sempre il nostro filare e solo il nostro filare guarderemo come i mietitori nei campi del grano o i vendemmiatori nelle vigne.
Pasquale Almirante
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