
In occasione di un incontro con la VII Commissione consiliare il preside Giuseppe Adernò e la delegazione dei genitori del Consiglio d’Istituto hanno richiesto un contributo integrativo al servizio di refezione che per legge è a carico del Comune , ma se i ragazzi del Parini non ne fruiscono fanno risparmiare al Comune circa 13.000 euro al mese e nell’anno circa centoventimila euro.
Chiedere, quindi, un contributo di 20.000 euro per il servizio mensa apporta ugualmente al Comune il risparmio di centomila euro ogni anno, soldi che potrebbero essere reinvestiti ed utilizzati per migliorare il servizio scolastico..
Anche a Roma il Comune concede il contributo integrativo alle scuole che gestiscono il servizio di refezione con il contributo dei genitori.
In una Città che deve necessariamente controllare la spesa pubblica, dopo i tanti sprechi delle amministrazioni precedenti, ed i “buchi di bilancio” che sono diventati “voragini”, questa proposta ha la caratteristica del buon senso e della saggia economia. Speriamo che gli amministratori se ne rendano conto, afferma il preside Giuseppe Adernò, che da tempo si batte per un servizio scolastico di qualità come quello prestato in tante scuole del Nord.
Il lodevole gesto di solidarietà compiuto dall’avv. Nunzio Santi Di Paola, console onorario della Lettonia, il quale, in occasione della visita a scuola dell’Ambasciatore della Lettonia in Italia, Astra Kurme, ha avviato la lodevole iniziativa “Adotta un bambino alla mensa” per venire incontro alle necessità delle famiglie degli alunni che frequentano il tempo pieno e non possono affrontare il carico del costo pasto giornaliero (circa 150 euro ogni due mesi), costituisce un segnale positivo e si auspica che altri enti, associazioni o generosi cittadini, possano seguire tale esempio, in attesa che l’Amministrazione comunale decida per il miglior bene dei suoi cittadini.
Giad
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