
Un atteggiamento che ha insospettito i genitori che hanno chiesto l'aiuto degli insegnanti per capire cosa stesse accadendo. I carabinieri hanno accertato che il ragazzo era stato preso di mira da altri otto ragazzi che frequentavano l'Istituto e che lo prendevano in giro, lo colpivano con gli zaini, gli lanciavano contro libri o lo spintonavano nei corridoi. Le molestie proseguivano anche fuori dalla scuola, in particolare su Facebook, dove lasciano messaggi del tipo ''cosa inutile... tu non conti niente... tu non puoi parlare... non ci accorgiamo nemmeno delle tua presenza''. Le vessazioni sono sfociate in violenza fisica lo scorso 22 gennaio, quando il tredicenne e' stato aggredito a calci, pugni e lancio di oggetti nello spogliatoio della palestra e poi condotta nell'ospedale Buccheri La Ferla dai genitori. In quella occasione gli aggressori erano stati sospesi dalla direzione scolastica per qualche giorno dalle lezioni. I carabinieri hanno scoperto che l'aggressione era stata organizzata su Facebook e via sms. (da http://www.ansa.it/)
redazione@aetnanet.org