La scuola di oggi
e' piu' stabile e meno precaria per i docenti e conferma la linea del
rigore e della meritocrazia per gli studenti. Lo dice all'Agi il
ministro per l'Istruzione, Maristella Gelmini, commentando gli ultimi
dati pubblicati dal Miur sul sistema scolastico italiano. "Nel 2006-07
era precario il 17,9% dei docenti in cattedra, nel 2010-11 il 14,9", ha
spiegato il ministro Gelmini, "e dopo le 30.300 assunzioni di questa
estate, nel 2011-12 quella percentuale dovrebbe attestarsi al 12,9%".
Pertanto, ha aggiunto, "il
tasso di precarieta' scende di 5 punti in percentuale rispetto
all'organico 2006-07 e di 3 punti rispetto all'organico 2008-09". Questo
vuol dire, ha sottolineato Gelmini, "meno carosello dei docenti a
inizio anno e maggiore continuita' didattica durante l'anno".
Passando dalla cattedra ai banchi di scuola, ha osservato il ministro, "bisogna considerare che la minore
percentuale di ammessi agli esami di terza media e alla maturita', cui
corrisponde l'aumento di un un punto dei promossi alle superiori: segno
di una selezione piu' severa durante tutto l'arco della formazione dei
ragazzi". Parlando di rigore, infine, una riflessione sulla
reintroduzione del voto in condotta: "Sono stati 35.000 gli alunni in
tre anni che con un basso voto in condotta ci hanno rimesso la
promozione. Questo vuol dire - ha concluso - la linea del rigore non e'
sconfitta, anzi ha dato i suoi frutti" . (AGI)
Gelmini, bocciata in fisica, e anche
in aritmetica...
Dichiarazione di Francesca
Puglisi, Responsabile Scuola Pd: mentre l'Europa ci chiede di dimezzare
gli abbandoni scolastici, ilministro esulta per l'aumento dei non
ammessi agli esami di stato. E su precari e insegnanti di sostegno
sbaglia i conti clamorosamente
Stupisce e addolora constatare che un ministro esulti per l'aumento dei
non ammessi agli esami di terza media e di maturità. Perché non
prova a chiedersi se le scuole avevano a disposizione i fondi
sufficienti, come più di un dirigente scolastico ha denunciato, per
fare i corsi di recupero durante l'anno? L'aumento del numero di studenti per classe
influisce negativamente sulla qualità della didattica e sulle reali
opportunità di apprendimento. Vorremmo poi ricordarle che il documento
di Europa 2020 chiede di dimezzarla la dispersione, non di aumentarla.
Come non ce la fa con la fisica il ministro sembra non farcela
con la matematica: diminuisce la
percentuale di precari, ma diminuiscono in termini assoluti gli
insegnanti. Quindi ci sono meno precari, perché, semplicemente, li ha
tagliati.
Quanto ai disabili gli studenti con disabilità sono 282 mila l’85% ha
un certificato che ne comprova la gravità quindi continuano a mancare
all’appello 65 mila insegnanti di sostegno perché i più gravi hanno
diritto ad avere un insegnante dedicato.
Questi dati certificano quindi il
fallimento della sua politica di governo.
redazione@aetnanet.org