Il presidente della Camera, Laura Boldrini, ringrazia gli inidonei che le hanno scritto per la puntuale e precisa segnalazione di un problema assai grave e che coinvolge tanto i docenti inidonei quanto il personale amministrativo e dichiara di rendersi conto di quanta possa essere la frustrazione di entrambe le categorie coinvolte e di quante vite sarebbero sconvolte da questo provvedimento. Pur consapevole dello scarso e limitato tempo a disposizione, si impegna a fare tutto ciò che è nelle sue possibilità e capacità per evitare che venga adottato un decreto che rischia di penalizzare migliaia di persone.
Ma mentre il messaggio di speranza e di alto profilo umano del Presidente della Camera fa il giro dei net-work il Ministero dell’istruzione e il suo ministro Francesco Profumo, condannano i docenti malati,
Docenti Inidonei
a) Transitano sui posti di assistenti amministrativi o tecnici che si rendono annualmente vacanti e disponibili (cioè sono costretti ad abbandonare le scuole che hanno scelto nonostante siano vicine alle proprie abitazioni o ospedali da raggiungere in caso di urgenza);
b) se si sottopongono a visita e sono guariti possono tornare sul ruolo docente;
c) in ogni scuola non può esserci più di un posto ATA per gli inidonei (ma se sono in grado di fare gli ATA perché si ritiene che più di una unità sia nociva per la collettività?) ;
d) chi è in servizio presso gli uffici periferici dell’amministrazione può richiedere di permanervi, previo parere positivo del dirigente (sappiamo che alcuni direttori generali hanno nelle proprie segreterie inidonei da garantire);
e) se nella domanda di passaggio non si specifica il profilo presso cui essere spostati si viene spostati di ufficio sui posti dei tecnici o sui posti dei collaboratori scolastici - ex bidelli - (se si sbaglia domanda si è puniti);
f) chi è già “inidoneo” è inquadrato nel ruolo del personale ATA a partire dal 1° settembre 2012 con decreto collettivo del direttore regionale (la punizione è retroattiva) ;
g) il personale inidoneo deve conteggiare il punteggio posseduto per avere la sede provvisoria richiesta (il personale deve anche fare da solo i conteggi del proprio punteggio).
Precari
Assistenti Amministrativi/Tecnici
Devastate anche le vite di migliaia di precari amministrativi e tecnici che, saranno licenziati in tronco dopo dieci/quindici anni di servizio e, nell’attuale situazione di crisi economica, non riusciranno più a ricollocarsi nel mondo del lavoro. Lo spreco dello professionalità acquisite e l’impossibilità di sostituire compiutamente unità di organico le cui funzioni non potranno essere ricoperte da personale malato e destinato ad assentarsi per terapie continue e costanti, renderà le segreterie, già duramente provate per i tagli di organico, ingestibili, con conseguente caos nelle scuole e allargamento delle sacche del disagio sociale.
Nel frattempo alcune forze politiche stanno intervenendo su inidonei e precari e mentre la senatrici Francesca Puglisi ha presentato proprio in queste ore una proposta di legge che invalida il Decreto interministeriale già firmato da Profumo, il M5S (a firma Catalfo, Serra, Montevecchi, Anitori, Morra, Mussini, Lucidi, Vacciano, Bignami, Nugnes, Moronese, Girotto e Pepe) ha depositato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro per ricevere risposte chiare e ultimative e stanno predisponendo un apposito disegno di legge.
Anna Grazia Stammati - esecutivo nazionale cobas