
Siamo nel labirinto, e non si scorge, ahimè, all’orizzonte nessun Teseo che ci possa salvare dalle ingiustizie sociali persistenti, dalle ruberie sistemiche, dai complotti internazionali, dalle umiliazioni e dalle disoccupazioni diffuse e avvilenti, dai processi pruriginosi bungheschi e burleschi, e da storie puttanesche lascive ed infanganti.
E chi recupererà le migliaia di giovani intelligenze sottratte all’Italia? E la scuola, e i docenti e gli studenti e gli operai: chi avrà cura di riconoscere e incentivare il lavoro, lo studio, la ricerca di qualità, la cultura di prestigio, l’eccellenza? Chi ci ridarà il piacere dell’onestà, desiderio del futuro?
Il filo della politica si è spezzato: pure Arianna manca! E senza un’etica pubblica condivisa e senza una classe dirigente, degna di tal nome, competente e pulita, e responsabile, non c’è ( e non si dà ) filo che tenga, e non si va da nessuna parte. Non si può uscire dal labirinto!
Nuccio Palumbo