Già è iniziata l'assalto alla diligenza: new sellers fanno capolino nelle scuole per proporre, consigliare e prospettare affari vantaggiosi, corsi miracolosi, mercanzie e oggetti hi tech in grado di annullare il digital divide con i nostri alunni. Attenti al lupo, sono professionisti e dei bravi imbonitóri.
Abbiamo un anno di tempo per decidere come questa cifra può essere ben spesa.
I docenti, secondo quanto scritto nel comma 121 della legge 107, "La Buona scuola", i 500 euro possono essere spesi per:
- acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale;
- acquisto di hardware e software;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell'Istruzione, dell'università e della ricerca;
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
- iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- partecipazione a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l'ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- per iniziative coerenti con le attività individuate nell'ambito del piano dell'offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.