Le
operazioni di mobilità del personale docente della scuola (e lo
stesso vale per il personale ATA) mettono a nudo l'ispirazione
discriminatoria, le storture gravissime, le contraddizioni di fondo che
caratterizzano il modello della scuola italiana disegnato dalla legge
107 del 2015, la renziana "buonascuola"- ha dichiarato Luca Cangemi,
responsabile nazionale scuola del PCI. "La buonascuola del PD è stata
diretta erede dei tagli della Gelmini e il "piano assunzionale" non ha
rivisto i meccanismi che hanno fatto sparire migliaia di posti di
lavoro(riduzione delle ore di lezione, aumento del numero di alunni per
classe, restrizione dell'insegnamento di sostegno) mentre ha
frammentato in modo assurdo le tipologie di insegnanti. Tutto ciò ha
aumentato lo squilibrio tra nord e sud nel sistema scolastico che
dovrebbe essere un elemento essenziale di unità nazionale, ha aumentato
l'emigrazione intellettuale che rappresenta una ferita sociale
gravissima, oltre che un dramma umano.
Rispetto a questo quadro che già era emerso in tutta la sua pesantezza
la scorsa estate i governi Renzi e Gentiloni nulla hanno fatto, anzi.
Migliaia di immissioni in ruolo meno di quelli promesse, l'organico di
fatto non viene trasformato nell'organico di diritto (neppure quando
sono posti risultanti da sentenze dei tribunali come quelli sul diritto
al sostegno), nessun intervento sulla tempo pieno al Sud. Persino
sulle assegnazioni provvisorie si assiste ad una sordità
impressionante. E poi le promesse tradite come quelle agli idonei
fantasma e innumerevoli altre.
Ci aspetta dunque un'altra estate di passione e di lotta. Il PCI la
affronta a fianco degli insegnanti e dei lavoratori ATA, invitando a
costruire il fronte più largo possibile, coinvolgendo studenti e
cittadini che a settembre, un'altra volta si troveranno di fronte ad
una scuola in condizioni inaccettabili". - ha concluso Cangemi.
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