
I dati delle iscrizioni delle precedenti annate scolastiche indicano un crescente afflusso di studenti nei vari tipi di liceo e una stagnazione se non proprio un decremento di scelte dei tecnici e dei professionali.Un fenomeno probabilmente solo italiano su cui sicuramente incidono non pochi pregiudizi nei confronti di questi due indirizzi di studi.
Negli ultimi anni anni si è venuta a costituire una scuola a diverse velocità;la scuola di quelli che possono e si sono date lunghe scadenze e la scuola di quelli che non possono e si devono sbrigare .Una divaricazione socio-economica nè desiderabile ,nè opportuna alla quale non si dovrebbe aggiungere,come talvolta avviene, il convincimento dei docenti di essere costretti ad accudire una umanità di modeste qualità e di lavorare in istituti senza prestigio e senza rinomanza pubblica.
I docenti dei tecnici e dei professionali hanno la responsabilità di convincere i propri alunni delle loro capacità,di aprire la loro mente alla molteplicità degli interessi umani e culturali sui quali si regge la società alla quale appartengono e di dare loro gli strumenti culturali e professionali che li possono mettere in condizione di costruirsi un futuro di cittadini e lavoratori liberi e competenti.Hanno la responsabilità professionale di dare lustro e decoro ai propri indirizzi di studio,perchè senza di essi non saremmo nella società della conoscenza,ma in quella della chiacchiera.
Raimondo Giunta