
Ogni tanto il branco viene sciolto e portato a pascolare, scorazzare nei grandi spazi senza tempo, né volto, spazi allettanti dove c'è tutto, merci-cibo-loisirs, i circhi che si chiamano ipermercati, casermoni vestiti a festa, tutti uguali con percorso obbligato. Lì si può consumare tutto soprattutto se stessi, a patto di onorare le mille finzioni che la "distruttività creatrice" del capitalismo attuale mette in bella mostra.
C'è una saldatura abile e perniciosa negli attuali populismi fra geloso ritorno al passato e vantaggi della società globale ed essi vi si insediano come su una liana percorrendola da una parte e dall'altra, mescolando, selezionando secondo bisogna.
Dovremmo uscire da questi casermoni a respirare le strade, le piazze,le campagne, le spiagge sulla battigia che ristora. Dovremmo uscire allo scoperto e ritrovare la misura che è quella della vita umana.
Diceva Elias Canetti: Gli uomini non hanno più misura, per nulla, da quando la vita umana non è più la misura."
prof.ssa Sara Gentile
(Studiosa dei fenomeni politici contemporanei)