
Infine, a chiudere il capitolo, in punti, vengono proposte alcune idee e consigli sperimentati (non ricette ma proposte, piccoli segni da arricchire con la creatività e l’impegno di ciascuno).
Il testo è introdotto dalla Prefazione di uno dei massimi esperti del settore, Bruno Mastroianni, che scrive: «Un libro insomma che, in ogni sua componente, attiva processi di riflessione e invita costantemente chi legge a fare la sua parte, a essere protagonista e non un mero spettatore del percorso. Lo fa con la capacità di andare all’essenziale, riuscendo a mettere a fuoco i nodi fondamentali per lasciare che sia il lettore a capire come scioglierli nella sua situazione. Su questo ultimo aspetto direi che il testo raggiunge il suo pregio fondamentale. Ci sono libri di educazione digitale sbilanciati sulla difesa, che insegnano a proteggersi dai pericoli del web. Ci sono altri testi che, dalla difesa, fanno qualche passo verso la consapevolezza: cercano di far capire le logiche delle dinamiche online per rendere più attrezzati gli utenti. Questo libro oltre alla difesa e alla consapevolezza – che pure coltiva e incoraggia – si spinge verso il passo fondamentale, quello della costruzione».
Si conclude con un’utile Appendice sulla didattica a distanza con consigli pratici per gli studenti delle diverse età, per i genitori e per gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Pappalardo e Petralia intendono presentarlo e portarlo all’interno di scuole, parrocchie, oratori, altre realtà educative e di aggregazione giovanile, come utile strumento di lavoro e di riflessione sull’uso responsabile di internet. Per questo è stato pensato pure un progetto di incontri on line con gli autori, che accompagni la lettura. Il testo è semplice, pratico e ricco di proposte concrete, dunque un ottimo strumento per i genitori, gli insegnanti, gli educatori, gli animatori, i giovani, gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado.
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