Un nuovo anno
scolastico comincia. Lo sfondo è cupo: il Paese è attanagliato dalla
crisi.
Anche per questo bisognerebbe, e tanto più, pensare al futuro, alle
giovani generazioni, alla loro formazione. Tanto più a fronte della
crisi, infatti, c'è bisogno di istruzione, di ricerca, innovazione e
cultura per tutti.
E che scuola troveranno, nell'anno scolastico 2011/2012, i ragazzi e le
ragazze di questo Paese? Beh, in primo luogo bisogna aver presente che
non tutti troveranno (o torneranno in) una scuola. Infatti ci sono i
quindicenni che completeranno l'obbligo lavorando come apprendisti;
quelli, li chiamano NEET, che hanno smesso di andare a scuola, che non
hanno un lavoro, ne' lo cercano. Una platea di giovani "dismessi" da
una vita sociale "normale".
Ci sono i bambini e le bambine che sempre più numerosi, staranno
parcheggiati nelle liste d'attesa delle scuole dell'infanzia. E ci sono
gli adulti che avrebbero bisogno di una scuola dedicata a loro, dove
recuperare una alfabetizzazione funzionale, o l'italiano come L2 de
immigrati o dove riqualificarsi per rientrare nel mondo del lavoro...
Ma quella scuola ancora non c'è mentre i CTP e i corsi serali vivono a
stento, ogni anno più risicati (e rosicchiati) nell'organico e nelle
risorse loro
assegnati.
E chi a scuola ci andrà la troverà peggiorata, con meno
insegnanti e meno personale ATA (i tagli proseguono implacabili), meno
tempo scuola e meno attività (le chiamano riforme!). Una scuola più
povera e meno sicura.
Eppure in questa scuola lavora una marea di persone consapevoli della
insostituibile funzione che la scuola pubblica ha. Queste persone
continueranno a lavorare per una scuola di qualità. Non è un obiettivo
facile da raggiungere. Non è nemmeno scontato. Per questo la FLC CGIL
non li lascia soli e oltre a tutelarli sul terreno dei loro diritti di
lavoratori, cerca di sostenerli anche sul versante della
professionalità. A questa esigenza cerca di rispondere il fascicolo che
oggi pubblichiamo.
Come è nostra consuetudine da qualche tempo, a inizio d'anno scolastico
raccogliamo in un fascicolo informazioni, analisi, commenti,
indicazioni per sostenere i lavoratori della scuola nel loro alto
compito di garantire il diritto all'istruzione.
Tutto questo non basterà se non ci sarà intorno l'attenzione dei
genitori, degli studenti, degli Enti locali, delle forze sociali
interessate alla scuola, E bisognerà. Che questa attenzione si traduca
anche in denuncia, in mobilitazione, in vertenzialità per contrastare
l'attacco che la scuola sta subendo
Contemporaneamente, bisogna difendere e diffondere la democrazia in
quei luoghi di lavoro speciali che sono le scuole, attraverso la
rappresentanza e la contrattazione. Per questo le elezioni RSU previste
a marzo costituiscono una scadenza di straordinaria importanza.
Per tutto questo continuiamo a lavorare e saremo al fianco dei docenti,
del personale ATA, dei dirigenti, degli studenti e di tutti coloro che
si impegnano per difendere la qualità della scuola pubblica di questo
Paese.
(da Flc-Cgil)
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