È corsa contro il tempo
per il riconoscimento giuridico ed economico degli anni pre-ruolo per
il personale di ruolo della scuola, unitamente agli anni lavorativi
svolti tra il 2010-2014, alla luce dell’estensione per tutti del
sistema contributivo per la pensione. Pre-adesioni a
ricostruzione.carriera@anief.net
La nuova riforma delle pensioni con il passaggio al mero sistema
contributivo, per il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ci
induce a chiedere ai giudici del lavoro la disapplicazione di una
vecchia norma contrastante con la legislazione comunitaria, che
disciplina il riconoscimento parziale del servizio pre-ruolo ai fini
della ricostruzione di carriera. Attualmente, infatti, il servizio
pre-ruolo è valutato per intero per i primi quattro anni, per i
restanti 2/3 eccedenti ai soli fini giuridici e per 1/3 ai soli fini
economici, con il risultato che il mancato versamento dei maggiori
contributi dovuti all’aumento per intero dello stipendio porteranno a
percepire una pensione più
magra.
Ora è evidente che la legge 576/1970 che disciplina
la materia, insieme al D.P.R. 399/88, al D.Lgs. 297/94 recepite nei
contratti collettivi nazionali di lavoro firmati dalle altre OO. SS.,
non rispondono più agli accordi quadro di cui l’Europa ci impone il
rispetto, in particolare alla direttiva 1999/70/CE che vieta la
discriminazione tra il lavoro svolto a tempo determinato e
indeterminato.
È un contenzioso che già nel nostro ordinamento giuridico ha prodotto
risultati vincenti per la parte ricorrente, quando è stato chiesto per
i neo-immessi in ruolo il pagamento degli scatti di anzianità maturati
in periodo di precariato. Chi vuole pre-aderire deve scrivere una mail
a ricostruzione.carriera@anief.net al fine di ricevere le istruzioni
operative. Contestualmente sarà possibile aderire al ricorso per
sbloccare il contratto e il riconoscimento degli aumenti di stipendio
spettanti per il servizio prestato nel quadriennio 2010-2014,
attualmente dichiarato irrecuperabile da una norma ritenuta dall’Anief
incostituzionale. Soltanto così sarà possibile attutire gli effetti
dell’ultimo decreto “Salva-Italia” sugli stipendi dei dipendenti
pubblici della scuola, visto il consenso unanime del Parlamento
invocato da tutte le forze politiche per rispondere dalle contingenze
economiche.
Fascia di
anzianità
che si matura e spetta
da anni 0 a anni 2 da anni 0 e fino ad
anni 2 mesi 11 e giorni 29
da anni 3 a anni 8 da anni 3 e fino ad
anni 8 mesi 11 e giorni 29
da anni 9 a anni 14 da anni 9 e fino ad anni 14 mesi
11 e giorni 29
da anni 15 a anni 20 da anni 15 e fino ad anni 20 mesi 11 e
giorni 29
da anni 21 a anni 27 da anni 21 e fino ad anni 27 mesi 11 e
giorni 29
da anni 28 a anni 34 da anni 28 e fino ad anni 34 mesi 11 e
giorni 29
da anni 35 da anni 35
(da Anief)
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