L'educazione Civica è nata a Catania nello splendido
maniero del Castello Ursino che l'architetto Riccardo da Lentini ha
costruito per incarico dell'imperatore Federico II, ora rinasce al
Castello di Santa Severa, sulla costa tirrenica nei pressi di Roma,
sede dell'Ordine del Santo Spirito, visitato da numerosi Papi. Nel
febbraio del 1957 in occasione del 36° convegno dell'UCIIM sul tema: "Educare i giovani alle virtù civiche"
sono stati elaborati gli elementi necessari che l'anno successivo 13
giugno 1958 il Ministro dell'Istruzione, on. Aldo Moro, con il DPR 585
ha stabilito che "i programmi
d'insegnamento di storia fossero integrati con quelli dell'Educazione
civica", parte integrante del curriculum formativo e disciplina
del sistema scolastico italiano.
"La Carta costituzionale trovi senza
indugio adeguato posto nel quadro didattico della scuola di ogni ordine
e grado al fine di rendere consapevole la giovane generazione delle
conquiste morali e sociali che costituiscono ormai sacro retaggio del
popolo italiano" Queste parole pronunziate alla Camera l'11
dicembre del 1947, e accompagnate da numerosi applausi di approvazione,
ritornano oggi quale forte richiamo al Governo per dare adeguata
risposta all'emergenza educativa.
L'Educazione Civica, cenerentola della scuola italiana per tutte le
vicende di organico e di riduzione di ore e di cattedre, adesso vuole
risorgere e proprio nel Castello di Santa Severa, ha avuto luogo il
primo convegno sull'Educazione civica promosso dall'Associazione
Professionale dei Docenti di Discipline Giuridiche ed Economiche
(APIDGE), sul tema "A lezione di
Costituzione".
In occasione del 70° anniversario
della Carta Costituzionale, constando che il 68% degli studenti
non conosce la distinzione di compiti e ruoli tra il Presidente della
Repubblica e il Presidente del Consiglio, non avendo letto e studiato
la Costituzione italiana, perché non gli è stata insegnata;
considerando che più di 6.000 docenti di Scienze giuridiche ed
economiche sui 18.000 presenti nei ruoli dell'Amministrazione non
vengono utilizzati in attività di insegnamento, ma utilizzati dalle
come organico di potenziamento (per supplenze o per il sostegno, anche
senza titolo specifico) ci s'interroga: perché viene sprecata una così
ricca risorsa professionale? Perché non ritorna ad essere disciplina
obbligatoria l'Educazione Civica e lo studio della Costituzione che
accompagna e completa la formazione del cittadino attivo e responsabile
nella consapevolezza dei propri diritti e dei doveri in nome del bene
comune?
Nel corso della tavola rotonda coordinata del preside Giuseppe Adernò,
direttore di del consorzio scolastico Aetnanet, con la partecipazione
di Marietta Tidei, Consigliere della Regione Lazio; Stefania
Nardangeli, assessore al Comune di Santa Marinella; di Paolo
Sciascia, della Direzione Generale dello Studente del Miur. Giovanni
Cogliandro dell'Università Tor Vergata di Roma ha quindi coordinato un
incontro con due Autori di libri indicati come strumenti preziosi per
"insegnare" la Costituzione nelle scuole: Raffaele Marzo, autore del
volume "La Costituzione come educazione alla legalità" e Grazia Gotti
che ha presentato il volume "21 donne all'Assemblea" in cui hanno
trovato degna collocazione le parole di saluto di Rita Mammino,
di Apidge Cultura, che ha letto e commentato il messaggio della
vicepresidente del Senato, Anna Rossomando.
Ezio Sina, Presidente di Apidge ha ricordato gli sviluppi più attuali
di una vicenda che vede impegnata l'Associazione ormai da tre anni e
che sta avendo ormai importanti sviluppi in ambito di innovazione
legislativa. A tal fine il Presidente ha ricordato che il prossimo 6
ottobre, su iniziativa di Apidge, si troveranno finalmente di fronte
tutti i parlamentari promotori di disegni di legge in tema di
Educazione Civica nella presente Legislatura per un aperto e
costruttivo confronto.
In questi anni l'Educazione Civica, ha indossato il vestito della
"trasversalità" nel girotondo delle "educazioni" stradale, ambientale,
alla salute, alle pari opportunità, al bullismo, alla legalità, al
gender, ma si constata che gli esiti di apprendimento e la modifica dei
comportamenti civici, non sono avvenuti, come dimostrano i frequenti
atti di violenza, di teppismo, i danni provocati persone e a cose
appartenenti alla Comunità, le aggressioni ai docenti anche da parte di
genitori. Si registra una sempre crescente emergenza
educativa e la mancanza di un insegnamento sistematico e critico delle
norme del vivere civile, compreso il buon galateo e le buone maniere.
I giovani crescono senza riferimenti forti di modelli, di principi, di
segni e di comportamenti e come ha affermato il presidente dell'Apidge,
Ezio Sina, i ragazzi non hanno ricevuto l'adeguata" istruzione" che la
Costituzione "garantisce" per tutti.
Oggi l'insegnamento dell'Educazione Civica, anche sotto il nome di
Cittadinanza e Costituzione, è subordinato al grado di sensibilità dei
singoli docenti o dei dirigenti, alla disponibilità di tempo o al
temporaneo svolgimento di un progetto di legalità, in occasione di
ricorrenze storiche, di delitti efferati o delle stragi di mafia.
L'ora di Cittadinanza e Costituzione dunque sarà ancora tema del Seminario che si svolgerà il prossimo 6 ottobre presso la
Cittadella della musica di Civitavecchia dove Apidge continua a
promuovere i festeggiamenti per i Settant'anni della Costituzione
nell'ambito delle manifestazioni dell'International Tour Film Festival.
Giuseppe Adernò