
In tutto questo tanti, nelle scuole, vengono costretti a prestare attività professionali a favore dell'Invalsi sotto la minaccia di sanzioni disciplinari, alle quali è difficile spesso resistere perché gli avvocati costano e i dirigenti scolastici, trasformandosi in reclutatori/caporali di manovalanza intellettuale a costo zero, non sono in grado di opporre la minima resistenza ad un sopruso che è in evidente contrasto con qualsiasi principio di diritto del lavoro.
Far lavorare la gente per un ente da cui nemmeno dipende. In questo scenario hanno anche il coraggio che l'Invalsi serve alla qualità e alla valutazione delle scuole. Per adesso sembra una gallina dalle uova d'oro per coloro che, a vario titolo, pretendono di incassare 14 milioni di euro l'anno.
Nuccio Palumbo
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