Un'interessante
tavola rotonda virtuale sul tema "La
scuola continua! Come costruire una
didattica a distanza efficace oggi e per il futuro dell'educazione"
è stata promossa da Cisco Italia il 13 maggio 2020. Utilizzando le
tecnologie online Cisco Webex - che consentono di ricreare classi
virtuali e ambienti di apprendimento, si sono confrontate le esperienze
dell'Istituto paritario Cristo Re di Roma e l'Istituto Maiorana di
Milazzo, coinvolgendo nel dibattito a distanza i giornalisti di diverse
testate.
La tavola rotonda, coordinata da Marianna
Ferrigno, è stata introdotta dall'intervento di Angelo Finga di Cisco Webex,
il quale ha presentato le specificità della piattaforma, che, come si
legge in un grafico, ha consentito l'attivazione di 1.500
meetings la prima settimana di sospensione delle lezioni e dopo la fase
di formazione dei docenti dal 15 marzo in poi, sono aumentati gli
interventi on line che hanno raggiunto il numero di 185.308.
Eugenio Corsi, direttore dell'Istituto paritario " Cristo Re", che
si trova a Roma ed ospita gli studenti dell'intero arco scolastico:
infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado ha descritto le
procedure attivate durante la chiusura della scuola per l'emergenza
Covid-19 ed il positivo coinvolgimento di studenti e genitori.
E' stata evidenziata ed apprezzata anche dal Ministero la
capacità di adattarsi e di migliorarsi che i docenti hanno dimostrato
in questa imprevista emergenza.
L'impegno di non lasciare nessuno indietro in questa rinnovata modalità
didattica ha trovato positiva e lodevole testimonianza
nell'esperienza attivata presso l'Istituto
"Ettore Maiorana" di Milazzo.
Il prof. Emilio Arlotta (nella
foto), coadiutore con incarico di primo collaboratore del dirigente
scolastico, ha illustrato come nell'istituto siciliano con 1485
studenti, si è registrato il coinvolgimento del 100% dei docenti,
dell'80% degli studenti con un 89% di soddisfazioni per le attività di
DAD realizzate.
L'intensivo percorso di formazione delle prime settimane di scuola
chiusa ha dato positivi risultati nel periodo seguente, utilizzando nel
modo proficuo le risorse economiche a favore di quanti si sono trovati
in difficoltà di strumenti tecnologici e di supporti al collegamento.
La scuola che risponde ai bisogni di ciascuno ha attivato anche una
rimodulazione dei contenuti didattici e delle metodologie
organizzative, concentrando l'unità di lezione, ben preparata, in 40
minuti, lasciando 20 minuti d'intervallo tra una lezione e l'altra.
Anche la mancata partecipazione alla gita scolastica è stata sostituita
da una diligente e articolata visita guidata virtuale, ben intrecciata
al percorso di studio.
Alla luce dell'esperienza realizzata, considerata come "prova tecnica di DaD", si prende
consapevolezza che la didattica per il nuovo scolastico ha necessità di
una rimodulazione di contenuti essenziali e di metodologie capaci di
produrre apprendimenti efficaci.
Mentre per alcune attività collegiali, per l'insegnamento di discipline
teoriche, per la simulazione d'imprese, come pure per gli studenti in
ospedale o nelle isole la DaD costituisce un prezioso veicolo di
apprendimento, per altre discipline di carattere tecnico-pratiche, e
poi ancora per i bambini della scuola dell'infanzia e primaria e per
gli studenti con disabilità, la DAD si è , invece, rilevata poco
efficace.
Negli interventi dei giornalisti delle diverse testate, in vista
dell'avvio del prossimo anno scolastico, sono state evidenziate le
molteplici "povertà educative" e la necessità di progettare
un'innovazione di didattica compatta, puntando sui contenuti essenziali
ed evidenziando la necessità di regolamentare tempi e modalità della
didattica a distanza, che impegnano i docenti oltre misura nel
preparare con accurata diligenza la lezione a distanza, che non si
esaurisce nella semplice assegnazione dei compiti.
C'è , infatti, differenza tra il docente che "assegna" e
l'insegnante che "insegna" e rende efficace l'apprendimento,
capace di promuovere e sviluppare competenze.
Giuseppe Adernò